Al Sindaco
Adalberto Mosaner
VITTORIA BONUZZI CONFALONIERI
Un riconoscimento a quarant'anni dalla morte
Riva del Garda, 10 gennaio 2014
In tempi di maggiore consapevolezza del ruolo femminile e di riacquistata maggiore età del movimento femminile, una donna rivana merita di essere ricordata in modo speciale, con l'alta benemerenza civica e l'intitolazione di via o piazza: Dottoressa Vittoria Bonuzzi Confalonieri (Cremona 26 agosto 1902-Riva del Garda 3 dicembre 1973).
Antesignana della riscossa femminile per l'emancipazione e l'eguaglianza, quindi nella battaglia per la caduta delle discriminazioni di sesso, la dottoressa Confalonieri ha rappresentato nella storia di questa città un punto di riferimento essenziale nella socialità. Nata nel 1902 a Cremona, figlia di un magistrato, Vittoria Bonuzzi si laurea nel 1928 a Bologna, conseguendo la specializzazione in pediatria nel 1933. In Trentino, a Molina di Ledro, era giunta col marito Dario Confalonieri nel 1929, per trasferirsi a Riva del Garda nel 1933. Subito diviene responsabile del dispensario comunale di via Disciplini occupandosi di povertà e di sostegno alla famiglia e alla donna, a cominciare dalle mamme del Marocco. Medico per molti anni dell'ONMI (Opera Nazionale Maternità e Infanzia), era medico pediatra del consultorio aperto alle scuole e ai lattanti e genericamente ai minori di famiglie indigenti. In questo ambito era consapevole che di fronte ai problemi della vita quotidiana non erano sufficienti la generosità e l'impegno personale, solo una politica più giusta avrebbe potuto cambiare la sostanza delle cose, aldilà delle generiche enunciazioni di principio derivanti dalle teorie dell'eguaglianza. In questo senso ha profuso tutte le sue energie fino all'ultimo al servizio della collettività e delle classi meno abbienti, per l'emancipazione e la giustizia sociale, trasfondendo i suoi ideali giorno per giorno nella sua lunga vita di medico pediatra, fino alla morte avvenuta il 4 dicembre 1973 nella “sua” Riva, dove è sepolta.
Ecco quanto scrive Giulio Poli citando la figlia nel suo libro sulla sezione del PCI di Riva del Garda: “Era stimata, molto richiesta, e attraverso la pratica medica prendeva coscienza della necessità di una svolta politica e sociale, per la parità dei diritti, la dignità del lavoratore e il superamento della situazione di povertà del proletariato...”
In prima linea per la solidarietà rimettendoci del proprio, la dottoressa Confalonieri per tutta la vita ha cercato di realizzare da vera pioniera le proprie idee aldilà del conformismo dell'epoca e dei pregiudizi, ottenendo l'unanime riconoscimento di onestà del pensiero e di coraggio intellettuale. Segretaria del Partito comunista e capogruppo consiliare per lunghi anni, non ha mai chiesto alcun riconoscimento per la sua generosa azione a favore dei più poveri e sfortunati.
Quel riconoscimento che ora, seppure tardivamente, a quarant'anni dalla morte, la sottoscritta associazione chiede a codesto spettabile Comune, nella consapevolezza che in nessun caso il bene può essere dimenticato.
Il presidente
Graziano Riccadonna
Per adesione alla proposta:
Caterina Benamati Baroni Maria Comai
Itala Marchi Barbagli Lidia Torboli
Renato Ballardini Claudio Molinari