Al Comune di Riva del Garda

Sindaco e Assessori Ambiente e Attività Culturali

Lettera aperta sulla salvaguardia del Villino Campi, già Villa Lola

Centro di valorizzazione scientifica del Garda

L'improvvisa chiusura del Villino Campi di Riva del Garda, avvenuta in questi giorni per di più senza negoziazione col territorio, impone alcune riflessioni di carattere squisitamente culturale. A suo tempo fu provvidenziale l'intervento della Provincia, nel 1992, per riqualificare l'edificio e farlo sede di nuovo impulso per valorizzare il territorio. In questo modo il Villino Campi è stato inaugurato nel 1998 rappresentando il riferimento provinciale per la conoscenza, la divulgazione e la sensibilizzazione sulle tematiche degli ambienti lacustri e del ciclo dell’acqua, con particolare riferimento all’ecosistema gardesano.
Punto fisico d’incontro e scambio per progettare e realizzare iniziative legate alla tutela ed alla valorizzazione del territorio, si è caratterizzato come luogo di collaborazione tra quanti (amministratori locali, residenti, mondo della scuola, turisti, operatori economici, associazioni culturali) siano interessati a promuovere iniziative atte a sensibilizzare il cittadino ad una coscienza ecologica ispirata ai principi dello sviluppo sostenibile con particolare riguardo al tema del turismo eco-compatibile. In questi anni è divenuto il sito web dell'Agenzia provinciale per la protezione dell'Ambiente. Ma il Villino Campi è una risorsa anche in quanto tale, una delle costruzioni di maggior interesse per lo stile liberty gardesano. Creato come Villa Lola nel 1890 dalla contessa ungherese Hermine Nadosij n. von Karczag, acquistato nel 1903 dal nobile Luigi de Campi, come documenta Albino Tonelli nella sua opera “Ai confini della Mitteleuropa”, nel 1949 viene acquistato dalla Provincia e diviene bene del Comune di Riva del Garda, che lo concede poi in comodato gratuito alla stessa Provincia per ospitarvi il Centro scientifico di studi idrobiologici. Per tutto questo la chiusura di Villino Campi segna una grave battuta d'arresto non sono nella salvaguardia dell'ambiente, ma anche nella valorizzazione scientifica del Garda, tematica che ha visto impegnato il Villino e il suo staff in questi anni con una messe di iniziative e manifestazioni di alto livello: dalle mostre botaniche a quelle energetiche, dall'orchidea al castagno, sempre con proposte originali e di qualità. Per questo concordiamo con l'intervento fatto in questi giorni da alcune forze politiche, Riva Bene Comune e Arco Bene Comune, inteso a salvaguardare il lavoro delle persone coinvolte con un ricollocamento che ci auguriamo valorizzi le competenze acquisite, così pure il patrimonio di idee ma anche di progetti didattici, prodotti in questi anni.

In questa prospettiva lanciamo un appello alle istituzioni locali perché si facciano carico attraverso nuove sinergie sia dello staff, addestrato nelle tematiche ambientali, che della struttura e delle progettualità dimostrate.

Un patrimonio, Villino Campi già Villa Lola, non va disperso in nome della razionalizzazione economica!

 

Riva del Garda, 26 novembre 2015                                                                                       Il presidente

                                                                                                                                 Graziano Riccadonna