62. Ex Colonia Pavese - Torbole

 

Località

Nago - Torbole, Loc. Torbole

Indirizzo

Piazza Santa Maria al Lago

Utilizzo attuale

Edificio inutilizzato

Un po' di storia

Nella seduta di rappresentanza del 28 novembre 1903 venne discusso un'importante punto che consisteva nell'aderire al progetto di Annibale Apollonio, ingegnere capo del Comune di Trento, riguardante la costruzione di un grande albergo a Torbole. Qualche anno dopo fu deciso che il nome dell'albergo era Grand Hotel Torbole, la cui costruzione venne ultimata il 22 marzo 1907 e nell'aprile del 1907 fu aperto e la gestione fu affidata alla ditta Angelo Apollonio. L'albergo rimase chiuso durante la Prima guerra mondiale quando fu requisito dal comando militare per ospitare momentaneamente dei profughi che tornavano a casa, e la a riapertura avvenne il 25 luglio 1925, dopo che era stato acquistato da due albergatori. Ma non mancarono da subito le difficoltà nella conduzione dell'albergo e la crisi economica del 1929 diede il colpo finale. Le suppellettili e i mobili dell'albergo furono praticamente svendute, mentre l'albergo venne venduto nel 1934 all'ente colonie climatiche della provincia di Pavia (ECC). Era dal 1923 che il regime fascista incoraggiava la formazione di consorzi tra Comuni e Province per l'allestimento di istituti di cura e di profilassi, ed in questo senso la provincia di Pavia si mosse già dal 1926, che sotto la direzione di Angelo Nicolato, arrivò nel 1932 alla stesura di uno statuto che diede vita all'ente delle colonie climatiche della provincia di Pavia con sede nella medesima città. Una delle volontà era di costruire o possedere una colonia montana e una colonia permanente, e iniziarono ad essere vagliate varie soluzioni sul territorio della provincia di Trento. La possibilità di creare una colonia montana si concretizzò rapidamente dopo l'individuazione di un terreno a Daiano, nei pressi di Cavalese, in val di Fiemme. La costruzione dell’edificio terminò nel 1934, ma poiché l'ente non possedeva capitale finanziario per procedere alle costruzioni di un altro edificio, si indirizzò la ricerca su fabbricati già esistenti e furono individuati tre alberghi nella provincia di Cuneo e nella zona di Riva del Garda e Torbole. L'attenzione finale si concentrò sul Grand Hotel Torbole. Ci fu una trattativa che arrivò a conclusione con un accordo sull'acquisto per 1.200.000 lire. Nella primavera del 1934 iniziava la storia del preventorio infantile di Torbole sul Garda, il cui regolamento prevedeva che venissero accolti ambi bambini di ambo i sessi di età compresa tra i 5 e i 12 anni affetti da una serie di malattie dell'apparato respiratorio. L'istruzione durante il soggiorno era pienamente garantita in quanto l'Istituto era attrezzato con funzioni di scuola elementare. L'apertura vera e propria fu posticipata al gennaio 1935 a causa di alcuni lavori e l’inaugurazione avvenne il 29 gennaio del 1935. L’ECC si adoperò già da subito nello stringere accordi con enti assistenziali sia sul territorio Pavese che su quello nazionale, con buoni risultati. La vita della Colonia, così come tutti come quella dell'alto Garda, venne sconvolta l'otto settembre 1943 quando Il generale Badoglio annunciò l'armistizio con l'esercito alleato angloamericano. I soldati tedeschi entrarono a Torbole il 9 settembre requisendo mezzi ed edifici, come   la Colonia pavese, che oltre tutto venne anche saccheggiata da mobili, biancheria e generi alimentari. Ottenuto il controllo del preventorio, i tedeschi lo adibirono per la maggior parte ad ospedale da campo, con il risultato che per alcuni anni la popolazione torbolana si riferisse alla Colonia chiamandola il Lazzaretto. Tra il 28 e il 30 Aprile del 1945 a Torbole arrivò la decima Divisione di montagna dell'esercito americano, che durante la progressiva avanzata mitragliò direttamente l'edificio, riuscendo anche a uccidere alcuni militari tedeschi. Dopo aver liberato Torbole gli americani stabilirono il comando temporale negli edifici del preventorio e il 30 aprile del 45 il comandante della decima Divisione, il generale William Darby, fu colpito a morte da una scheggia di una granata tedesca proprio nel piazzale della Colonia. La struttura venne occupata dall'esercito angloamericano dal 18 giugno 45 fino al 12 febbraio 1946. Il 24 settembre 1948 la Colonia riprese ad essere utilizzata e fin quando venne chiusa, nel 1976, vide la presenza di circa 5350 bambini. Il periodo di massima attività della Colonia è da situare tra il 1948 e il 1953, quando l'accordo con l'INPS diede un impulso fondamentale a tale afflusso. Ma considerata la continua, progressiva carenza di richieste di ricovero nel settore della TBC e la direttiva ministeriale dell’11 novembre 1958 secondo cui durante il periodo estivo era preferibile inviare i bambini nelle colonie montane. L'INPS fu costretta man mano a diminuire il numero degli invii. La colonia Pavese ebbe un ruolo anche nell'autunno del 1966, con i disagi provocati dal forte maltempo che imperversava da giorni su tutta Italia, visto che ospitò ospiti di altre colonie, come quella “triestina” di Fiera di Primiero. Con gli anni 70 iniziò la fase di rapido calo dell'attività della colonia, che portò alla conclusione di qualsiasi funzione preventoriale ed estiva alla fine di aprile del 1976, preceduta e in qualche modo causata dalla nuova riforma sanitaria che prevedeva lo scioglimento dei consigli di amministrazione degli enti mutualistici e istituiva un fondo nazionale per l'assistenza ospedaliera affidato alle Regioni. Questo significava che a partire dal 31 dicembre 1974 l'INPS non pago più le rette dei bambini che inviava a Torbole. L'attività della Colonia cessò definitivamente il 30 aprile 1976. Dal 1977 al 1981 ospitò le scuole medie Damiano Chiesa a causa del terremoto che aveva reso inagibile la scuola di Riva del Garda. Nel 1981 l'ente delle colonie climatiche della provincia di Pavia venne soppresso con decreto del Presidente della Repubblica e la colonna Pavese nel novembre del 1983 venne ceduta al Comune di Nago Torbole a seguito di un’apposita legge provinciale. Negli anni successivi è stata ristrutturata ed ospita, non nella struttura centrale il cui utilizzo è ancora da decidere, il Comune di Nago Torbole. 

Testo tratto da: 

Nicola Mazzoldi, Torbole e gli ospiti invisibili, 1935-1976. Storia della Colonia Pavese tra educazione e cura, Museo alto Garda, 2015. 

Ferdinando Martinelli & Aldo Miorelli, Turismo e primi alberghi a Nago e Torbole tra Otto e Novecento, Museo Alto Garda, 2018. 

Per saperne di più

Nicola Mazzoldi, Torbole e gli ospiti invisibili, 1935-1976. Storia della Colonia Pavese tra educazione e cura, Museo alto Garda, 2015. 

Ferdinando Martinelli & Aldo Miorelli, Turismo e primi alberghi a Nago e Torbole tra Otto e Novecento, Museo Alto Garda, 2018. 

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