51. Ex Colonia Miramonti - Arco
Località
Arco, Loc. Monte Velo
Indirizzo
Località Velo Bolognano
Utilizzo attuale
Struttura chiusa
Un po' di storia
Questa struttura è stata costruita dal maestro Mario Passerini nel 1934 per farne un albergo. La sua gestione durò cinque anni e in quel periodo soggiornarono molti forestieri che arrivavano da varie parti d'Italia e che venivano condotti lassù dall'autista Martino Miorelli, Martin Popot.
Nel 1939 fu incendiata, si dice per riscuotere il premio dell'assicurazione ed il proprietario non provvide alla sua ricostruzione. In seguito fu Comperata da Gianni Caproni che la ricostruì. Dopo il secondo conflitto mondiale fu adibita ancora ad albergo, è gestita da Giovanni Viola di Arco. Nel 1950 Gianni Caproni la vendette a Lina Marchi di Vigne, la quale organizzò una Colonia che ospitava bambini della provincia di Pavia. Nel 1955 la struttura fu venduta all'Opera Pontificia di Brescia, che la ingrandì e vi costruì una cappella ad un bar. Da giugno a settembre, per tre turni, venivano ospitati circa una sessantina di ragazzi e ragazze a turno, provenienti da diverse parti d'Italia. Anche parecchie famiglie con figli, provenienti soprattutto dal Bresciano, soggiornavano per un periodo di vacanza alla Miramonti. Durante quegli anni vennero tenuti anche corsi di formazione, aggiornamento di vario tipo.
Curiosa una vicenda successa negli anni Sessanta e ricordata da un articolo apparso sulla Busa e scritto da Vittorio Colombo, che riporta una tentata truffa ad opera di sedicente ufficiale della Nato che proponeva un utilizzo della stessa come casa vacanza degli ufficiali: “è una telefonata dei preti di Brescia, insospettiti a far scattare l’allarmata reazione. Si sparge la voce in città e una delegazione agguerrita, di sera, si fionda in Velo appena in tempo per vedere contenitori, valigie stipate di arredi e perfino casse di champagne, il tutto caricato su un camion in partenza per chissà dove. Ancora un minuto e buonanotte suonatori e suonati! Epilogo: il falso ufficiale finisce in galera”.
La gestione della Colonia, successivamente portata avanti dall’ ANSPI, è proseguita per parecchi anni, fino all'inizio degli anni 80, e poi è cominciato un graduale declino fino alla chiusura definitiva. Attorno al 2010 è stata acquistata dalla Cooperativa Arcobaleno che sembrava aver progetti di ristrutturazione per realizzarne una residenza per anziani, però non è stato fatto nulla ed attualmente la bella grande struttura è fatiscente ed abbandonata a sé stessa. Il suo unico utilizzo è riservato alla cucina, al pianterreno, agli spazi esterni, in occasione della festa del 15 agosto organizzata dal gruppo alpini di Arco.
Scheda tratta da “Storie di Velo” a cura di Flavia Morandi dell’Associazione Monte Velo, 2013 Grafica 5
Per saperne di più
Flavia Morandi (a cura di), Storie di Velo, Associazione Monte Velo, Grafica 5, 2013.