Riva del Garda (Trento), 19 marzo 1844 - 14 ottobre 1910
Patriota
Amadio Benedetto Zaniboni, nato a Riva del Garda il 18 marzo del 1844, era figlio di Amadio Zaniboni (1815-1875, prozio del famoso germanista Eugenio Zaniboni) e della farmacista Elconide Catterina di Molina di Ledro. Volontario del 1° Reggimento, nell’azione del 21 luglio 1866 a Bezzecca cadde ferito insieme al Colonnello Ergisto Bezzi. Zaniboni fu ferito alla gamba sinistra sul costone a monte della chiesa di Locca di Concei e poi al collo nei pressi del cimitero, dove cadde svenuto. Un soldato austriaco di Riva che lavorava alle Cartiere di San Giacomo lo riconobbe ma pensava che fosse morto e dopo due giorni informò della morte i genitori. Ma Zaniboni nel frattempo era stato ricoverato nell’ospedale di Castiglione delle Stiviere, dove la madre lo raggiunse. Venne proscritto fino al 1896 anno in cui fu graziato dopo 40 giorni di cella al Buonconsiglio. Tornò a Riva e morì vedovo nel 1910, lasciando tre figli, tra i quali il futuro generale Ugo Zaniboni Ferino.
Cippo con epigrafe e cimelio bellico in memoria del Colonnello Ergisto Bezzi e del caporale Amadio Zaniboni, garibaldini feriti il 21 luglio 1866, Bezzecca, Colle di Santo Stefano