Vinzenz Ruziczka, comandante austriaco della 12^ Compagnia di Sassonia, divenne celebre per il duello con il tenente garibaldino Giovanni Battista Cella che si svolse sul ponte di Caffaro, sul confine tra Austria e Lombardia (già annessa al Regno d'Italia) il 24 giugno 1866, nel contesto della terza Guerra d'Indipendenza italiana contro gli austriaci per la liberazione del Tirolo meridionale.
I due si affrontarono in un duello a sciabola che rimase nella storia, con spettatori italiani e austriaci sui due lati del ponte che si affrontarono a loro volta a colpi di baionetta. Ruzicka, ferito, venne fatto prigioniero. Gli austriaci, visto l'esito di questo furioso combattimento, si ritirarono velocemente. Nell'impetuoso inseguimento c'era anche un cane, che divenne poi celebre: il bulldog del sottotenente Giulio Grossi. Il cane rincorse e addentò ai polpacci il tenente Suchonel che per difendersi lo ferì con la sciabola. Il coraggioso bulldog venne poi chiamato "Caffaro".
Giulio Adamoli, a proposito del duello Cella-Ruzicka, ne descrisse i particolari:
«Il Cella, vigoroso ma tozzo, accortosi che l'avversario , un colosso addirittura, pigliava il sopravvento, gli si avviticchiò con le braccia, cercando di atterrarlo; il tenente Cantoni, giunto in quell'istante, lasciò andare un fendente sul capo all'austriaco, e lo abbattè; un soldato poi gli diede una brutale baionettata nelle natiche, di cui il capitano si lagnò più tardi come di una slealtà». I due campioni ridotti in pessime condizioni furono trasportati a Vestone. Quando Ruzicka si rimise, udendo che Cella era di Udine, città dell'Impero austriaco si turbò ma quando seppe che era dei Mille mormorò commosso «sono contento». Garibaldi, in visita a Vestone, gli strinse la mano e il Cella andò a trovarlo durante la convalescenza.
Adamoli Giulio, Da San Martino a Mentana: Ricordi di un volontario, Treves, Milano 1892, p. 265.