Brescia. 1847 - 30 aprile 1912
Patriota e imprenditore italiano
Figlio di Franz Xaver Wührer (Francesco Saverio, 1792 - 1870) e di Anna Camper, noto imprenditore birraio di origini austriache e fondatore dell'omonima azienda bresciana, nacque a Brescia (ancora territorio austriaco) nel 1847. Francesco dimostrò che vino e birra potevano convivere, riuscì in pochi anni a imporre il gusto di quest’ultima, fino ad allora poco conosciuta, non solo a Brescia, anche nelle province limitrofe. Nel 1851, per poter in seguito ampliare lo stabilimento, comprò l’edificio e successivamente mise su anche una fabbrica di acque gassate. Francesco ebbe cinque figli (Giuseppe, Pietro, Arturo, Antonio e Sigismondo) integrati molto bene nel tessuto locale con alto senso patriottico, infatti tre di loro si arruolarono tra i Cacciatori delle Alpi.
Il più attaccato alla patria si mostrò Pietro, tornando a casa soltanto dopo la fine della Terza Guerra d’Indipendenza. E fu anche l’unico dei fratelli disposto, appena ventenne, a prendersi sulle spalle la non facile conduzione dell’azienda per la morte del padre nel 1870.
Poco prima dello scoppio della Terza Guerra d'Indipendenza, nel maggio del 186, Pietro si arruolò nel Corpo Volontari Italiani di Giuseppe Garibaldi assieme ai fratelli Giuseppe e Sigismondo (appena diciassettenne) e fu incorporato nella 5ª Compagnia del 2° Reggimento comandato dal tenente colonnello Pietro Spinazzi.
Pietro Wührer partecipò all'occupazione della Valle del Chiese conseguente la battaglia di Ponte Caffaro, alle operazioni in Valvestino, all'assedio del Forte Ampola e alla battaglia di Pieve di Ledro. A fine conflitto ricevette un encomio economico e la medaglia commemorativa dei reduci combattenti nella campagna militare nel Tirolo meridionale che fu istituita nel 1867.
Nel 1867 subentrò al padre Francesco Saverio nella conduzione dell'azienda Wührer di via Trieste a Brescia, già operativa dal lontano 1829, in quanto il fratello maggiore Giuseppe era morto nella Seconda Guerra d'Indipendenza del 1859 a Roè Volciano, combattendo nei Cacciatori delle Alpi di Garibaldi contro gli austriaci e gli altri fratelli rimasti si erano dedicati a differenti attività commerciali.
L'industria di famiglia sotto la sua direzione ebbe un grande impulso produttivo dedicandosi oltre alla commercializzazione della birra anche di bevande gassate. Nel 1889 comprò un terreno alla periferia di Brescia sull'antica strada carrozzabile che conduceva al lago di Garda e a Verona, precisamente nel luogo chiamato "La Bornata". Qui, vi costruì un nuovo stabilimento più adatto alla moderne tecniche di produzione che fu completato nel 1895 e nel quale, per un breve periodo, venne tentata anche la strada di altri prodotti (tra cui la produzione di dadi da cucina in glutammato).
Nel 1898 cedette la direzione della Wührer al figlio Pietro junior che ne proseguì lo sviluppo introducendo nuove tecniche produttive acquisite durante gli studi in chimica presso l'Univesrità di Torino e nel perfezionamento a Monaco di Baviera.
https://it.wikipedia.org/wiki/Pietro_W%C3%BChrer
https://www.giornaledellabirra.it/senza-categoria/wuhrer-una-delle-piu-antiche-fabbriche-di-birra-italiane/
una tra le prime pubblicità della birra Wührer, la prima birra italiana
Brescia, Fabbrica Wührer
Trasporto della birra Wührer
Manifesto pubblicitario firmato Leonetto Cappiello, anni Venti
Soc. S. Martino e Solferino, Progetto Torelli, archivio digitale