Pietro Volpi

ID 21346

Zogno (Bergamo), 18 (o 13 secondo altre fonti) marzo 1843 - 21 gennaio 1911

Volpi Pietro Paolo Carlo Giuseppe fu figlio di Giovanni e di Marietta Calderaro. Fece i primi studi a Zogno poi fu avviato a Bergamo ed era studente del secondo anno del liceo Sarpi di Bergamo quando nel 1860 senza avvisare la famiglia accorse a Genova per arruolarsi con altri compagni di scuola nella Spedizione dei Mille. Il bidello e il preside avvertirono inutilmente la famiglia. A Talamone fu assegnato alla VIII compagnia (A.Bassini) e imbarcato sul “Piemonte”. Nella battaglia di Calatafimi riportò una ferita alla gamba destra  o una sciabolata in testa secondo altre fonti. Dapprima fu ricoverato a Vita nel convento dei Cappuccini, poi il giorno seguente a Calatafimi nel convento di San Michele. Nel mese di giugno fu trasportato a Castelvetrano. In queste due soste egli poté visitare le suggestive rovine di Segesta e di Selinunte come ricordato da Sylva che riporta anche che per la sua capigliatura ispida dagli amici fu battezzato “Carciofo”. Avuta una breve licenza, anche a ragione della giovane età, da Palermo si recò a Bergamo e poi tornò a riprendere il suo posto di combattente. Il 22 settembre era soldato della 4^ Compagnia del 7° Battaglione e il 26 settembre risultava caporale furiere del 2° Battaglione. Il 6 dicembre fu congedato a Marcianise. Ebbe le medaglie commemorative e la pensione dei Mille. Riprese a Bergamo gli studi ripetendo la seconda classe liceale, presentandosi dopo la metà dell’Aprile del 1861 a causa delle sue condizioni di salute. Nel 1864 si iscrisse poi all’Università di Pavia nella facoltà di Medicina, per assecondare i desideri del padre, medico condotto di Zogno.
Nel 1866 si arruolò nuovamente tra i Cacciatori delle Alpi nel contesto della Terza Guerra d’Indipendenza e partecipò alla Campagna per la liberazione del Tirolo meridionale contro gli austriaci nel 2° Reggimento, 4° Battaglione, 14^ Compagnia.
Fece le campagne del 1860 e 1866 ed ebbe per onorificenze medaglia dei Mille e commemorative.
Al termine della campagna ritornò a Zogno e fu costretto ad abbandonare per sempre gli studi per problemi di salute.
Si occupò dei suoi possedimenti passando il resto della sua vita in modo molto riservato.

Morì a Zogno il 21 gennaio 1911.

 “… Con sommo dispiacere devo partecipare che suo figlio ieri sera senza farmi una parola dopo le ore a lui destinate per lo studio alle 5 e 2/4 pomeridiane è sortito di casa come il solito e ha trovato un certo Bonetti di Zogno ed altri e fu portato in Borgo dove arrolano gli volontari per la Cicilia e fu partito assieme. Io non posso dirci altri presentemente perché son troppo turbato…

Falconi Giuseppe, Bidello del R. Ginnasio

MURIMI   Estremi cronologici del fascicolo: 1905 aprile 2 - 1911 gennaio 23
Museo ed Archivio storico dei Mille di Enrico Emilio Ximenes
Segnatura: busta 66, fascicolo 1063

Biografia a cura di Marco Faraoni.

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