Orbetello (Gr), 1848
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Figlio di Antonio e Gesualda Urus, si arruola a 18 anni nel Corpo Volontari Italiani al seguito di Garibaldi nella Campagna del Tirolo. Viene incorporato nel 5° Reggimento, 3° Battaglione, 10^ Compagnia. Rimane ferito a Bezzecca, durante la cruenta battaglia del 21 luglio 1866 che vedrà tanti giovani volontari del 5° Reggimento perdere la vita.
Amico di Alfonso Finizia, così Chevrier scrive al fratello , Leopoldo Finizia, , il 16 luglio del 1896:
«A Leopoldo Finizia: a La morte del vostro fratello Alfonso mi riempie l'animo di amarezza e la commozione onde sono preso, non mi dà la forza di parlare di lui. Giovani: pari età, con un'idea accarezzata e generosa avemmo la dabbenaggine di sperare senza sottili ragionamenti. Indossammo la camicia rossa non bastarda. Egli ferito a Montesuello, io a Bezzecca ... Che mi passa per la mente! ... che ricordi! ... Abbiate tanto voi che la vostra signora Madre e Parenti tutti del valoroso estinto le sentite e profonde condoglianze, tanto mie quanto quelle dei singoli componenti del consiglio direttivo dei Superstiti delle
Patrie Battaglie di Napoli dal 1820 al 1870, che a me qual Vice Presidente me ne danno l'incarico ...».
AA. VV., Notizie e testimonianze sulla Campagna del 1866 nel bresciano, in Commentari per l’Ateneo di Brescia per l’anno 1967, Stamperia Fratelli Geroldi, Brescia, 1967, p. 272.
Registro di Arruolamento, Archivio storico di Torino