Franz Kuhn von Kuhnenfeld

ID 50022

Prostějov (Moravia), 15 luglio 1817
Castello di Strassoldo (Udine), 25 maggio 1896

Comandante delle truppe austriache

Generale austriaco, fu aiutante del Radetzky, poi fiero avversario di Giuseppe Garibaldi nel corso della terza guerra di Indipendenza, infine feldmaresciallo e ministro di guerra austriaco. Figlio di un maggiore dell'esercito imperiale. Frequentò l'Accademia militare teresiana di Wiener Neustadt, dalla quale uscì con il grado di sottotenente nel 1837 prestando servizio in un reggimento di fanteria. Combatté in Italia nel 1848-1849 nel corso della prima guerra di Indipendenza distinguendosi in tutti i combattimenti in cui fu impegnato l'esercito austriaco. A Milano nel 1849 aveva fatto parte dello stato maggiore del generale Giulio Cesare Strassoldo-Grafenberg mentre Radetzky gli affidò il comando della Brigata "Strassoldo". Fu nominato maggiore nel 1849, barone di Kuhnenfeld e tenente colonnello nel 1853. Promosso capo di stato maggiore generale assunse il comando dell'11º Corpo d'armata stanziato in Ungheria. Fu nuovamente in Italia nella guerra del 1859 e fu assegnato allo stato maggiore del maresciallo Ferencz Gyulai. Dopo la battaglia di Solferino fu nominato brigadiere e assegnato al corpo delle truppe del Tirolo e Vorarlberg, del quale assunse il comando col grado di maggiore generale il 29 ottobre 1863. Allo scoppio della terza guerra di Indipendenza, il 23 giugno 1866, quando il Corpo Volontari Italiani di Garibaldi avanzò lungo il fronte che divideva la Lombardia dall'Alto Adige e dal Trentino, Kuhn gli oppose una valida resistenza lungo tutte e tre le possibili vie di penetrazione: a nord il Passo dello Stelvio al centro il Passo del Tonale a sud il lago d'Idro. Sconfitto da Garibaldi a Bezzecca e stretto da oriente dalla avanzata di Giacomo Medici, fu costretto a ripiegare e predisporsi a subire l’assedio di Trento. Egli aveva, in effetti, ottenuto dall'arciduca Alberto l'autorizzazione a ritirarsi, se costretto, a difesa dell'Alto Adige di lingua tedesca, abbandonando il Trentino italiano. Dopo la guerra Kuhn promosse un piano per la radicale riorganizzazione difensiva del Trentino e dell’Alto Adige, che affidò al k.u.k. Befestigungs - Bau Direktor in Trient colonnello barone Daniel Salis-Soglio. La campagna aveva dimostrato l’importanza di disporre di una adeguata forza di protezione dei valichi alpini aperti sul Trentino e sull'Alto Adige austriaci. Specie ora che, con l’acquisizione del Veneto, il confine alpino si estendeva per alcune centinaia di chilometri. Meglio ancora se tale difesa fosse stata affidata agli stessi valligiani. Il generale Kuhn fu sempre considerato nelle alte sfere militari austriache e presso la monarchia come il vincitore della guerra in Trentino contro il Corpo Volontari Italiani di Garibaldi. Per questi meriti fu promosso tenente maresciallo e, il 29 agosto 1866, insignito della croce di commendatore dell'Ordine di Maria Teresa, la stessa onorificenza fu attribuita all'ammiraglio Wilhelm von Tegetthoff, vincitore della battaglia navale di Lissa. Fu inoltre nominato ministro della Guerra di Francesco Giuseppe dal 1867 al 1874 e governatore di Graz, comandante generale della Stiria, Carinzia e Carniola. Come ministro introdusse il servizio militare obbligatorio e nel 1871 riordinò la difesa di confine. Nel 1888 fu meritatamente congedato. Muore in Friuli a Strassoldo, il 25 maggio 1896.

 

https://it.wikipedia.org/wiki/Franz_Kuhn_von_Kuhnenfeld
https://www.treccani.it/enciclopedia/kuhn-franz-barone-von-kuhnenfeld_%28Enciclopedia-Italiana%29/

 

 

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Ritratto del comandante Kuhn von Kuhnenfeld