Mineo (Catania), 2 maggio 1835
Roma, 10 febbraio 1910
Schermidore, patriota, maestro d'armi
Nacque a Mineo, in provincia di Catania, da Girolamo Greco (usciere percettoriale) e da Ignazia Mandrà, ultimo di sei figli. La sua famiglia era imparentata con la nobile stirpe dei Chiaramonte, e lo stesso Greco aveva il titolo nobiliare di marchese di Valdina. Laureato in chimica all'Università di Catania, nel periodo degli studi matura idee rivoluzionarie e subisce persecuzioni da parte delle autorità borboniche. Aderì alla causa risorgimentale nel 1856: divenuto camicia rossa dopo lo sbarco in Sicilia dei Mille guidati da Giuseppe Garibaldi, partecipò alle battaglie di Messina, poi in Calabria e nel Lazio. Il suo motto era Italia una e Vittorio Emanuele, e seguì Garibaldi anche in altre battaglie, quali quella dell'Aspromonte del 1862, di Bezzecca del 1866, di Mentana del 1867, alla guerra franco-prussiana del 1870-71, alla guerra turco-slava in Montenegro nel 1876, in cui con il grado di colonnello guidò un corpo di spedizione formato da volontari siciliani in sostegno dei patrioti locali contro l'occupante ottomano. Greco praticava la scherma, e nel periodo delle insurrezioni insegnava ai volontari a duellare con ogni tipo di arma, dalla sciabola alle armi da fuoco. Dopo la spedizione in Montenegro, Greco si stabilì a Roma, dove morì nel 1910.
https://storiaduepuntozero.wordpress.com/2011/01/26/da-mineo-con-garibaldi-per-litalia-unita-vita-di-salvatore-greco/
https://it.wikipedia.org/wiki/Salvatore_Greco_dei_Chiaramonte
Salvatore Greco in divisa garibaldina
Busto in marmo di Salvatore Greco dei Chiaramonte, realizzato da Pietro Piraino, Pincio, Roma