Palermo, 1813-1874
Figlio di Salvatore e Sebastiana Ricci. Nel 1833 sposò Camilla Navarra, dalla quale ebbe molti figli tra i quali Achille, altro grandissimo puparo. I figli saranno tredici figli di cui sei morti in tenerissima età. Nel primo quarto dell'800, Gaetano Greco, fervente garibaldino, nel suo teatrino di via Roma, a Palermo, iniziò a vestire i pupi con le armature e a recitare le storie cavalleresche come copertura per la propaganda antiborbonica. Greco fu a Palermo un personaggio prestigioso al seguito di Garibaldi: fu Sergente dell’8°Reggimento, 4^ Compagnia nel Corpo dei Volontari italiani durante la Terza Guerra d'Indipendenza. La sua arte si mescola con il suo spirito nazionale; artista ed intellettuale fu pioniere di un teatro di marionette siciliano, propriamente detto Opera dei Pupi. Gaetano Greco, i suoi figli e nipoti furono i primi intorno ai quali si creò una grande scuola (anche se in parte involontaria nel senso che molti dei pupari palermitani successivi si sono professati loro allievi); i primi a portare i pupi nei grandi teatri e a farli muovere sulle note di orchestre che suonavano dal vivo; i primi a lasciare Palermo per Roma, scritturati continuativamente dal Teatro Quirino e poi dal Salone Margherita (all’epoca noto come Teatro Margherita); i primi ad aprire a Roma un teatro stabile dei pupi, tenendolo in vita per quasi un trentennio; i primi a ricevere sovvenzioni dall’Accademia dei Lincei; i primi cui fu chiesto di illustrare l’Italia attraverso l’arte delle loro marionette; i primi, ancora, ingaggiati in tour nazionali ed internazionali che registravano il tutto esaurito nei grandi teatri.
Valentina Venturini, Il teatro di Gaetano Greco, Napoli, Editoriale Scientifica, 2018
Soc. S. Martino e Solferino, Progetto Torelli, archivio digitale
Registro di arruolamento, Archivio di Stato di Torino