Giuseppe Valerio Bianchetti

ID 7232

Asolo (Treviso), 1843 - Treviso, 1888

Patriota, repubblicano, garibaldino, scrittore

Figlio di Giacomo e e Paolina Radonite, nasce ad Asolo nel 1843.
Avvocato e politico, era un patriota, repubblicano e garibaldino. Ancora minorenne, a 16 anni, scappa da casa e si arruola con il fratello Carlo nel 13° reggimento fanteria delle truppe Sardo-Piemontesi. Combatte nella Seconda Guerra d’Indipendenza a Vinzaglio e a San Martino nel 1859, e nella battaglia di Gaeta nel 1861. Successivamente va in Sicilia per la lotta contro il brigantaggio. Il 29 maggio 1866 si arruola nel 9° Reggimento tra le file del Corpo Volontari Italiani di Garibaldi per la liberazione del Tirolo meridionale, durante la Terza Guerra d'Indipendenza. A Bezzecca rimarrà ferito e fatto prigioniero. Tornerà redivivo alla casa di Asolo quando era ormai dato per spacciato. Rifiuta la medaglia al valor militare perché “il compimento del proprio dovere non ammette premi” disse.
Consigliere d'Amministrazione provinciale, ingegno colto e penna versatile, pubblica diversi testi tra cui "Liberta e Religione", biografie di Alberto Mario e Bernadino Zendrini, poesie e saggi. Fonda con Carducci e Ghisleri la Rivista Repubblicana e collabora a diversi giornali: La Gazzetta di Treviso, Il Bacchiglione, Il Progresso, Il Tempo, l'Epoca. Per le poesie e i saggi utilizzerà lo pseudonimo "Valerius".

Bianchetti subì l’influenza, ma fu anche grande amico, del poeta e premio nobel Giosuè Carducci, proprio colui che scrisse quei famosi versetti satanici (“A Satana”) nel 1863. Carducci era affiliato alla loggia “Grande Oriente d’Italia” sin dal 1862 e nel 1866 fu tra i fondatori della loggia bolognese “Felsinea”. Il 20 aprile 1886 fu affiliato alla loggia “Propaganda massonica” di Roma (loggia poi ricostituita nel secondo dopoguerra nella famigerata “P2”), dove raggiunse il 33° grado del rito scozzese antico e accettato. L’immagine di Satana o del Lucifero “portatore di luce” era usata in certi ambienti come l’emblema del progresso e della modernità, occultate dalla Chiesa Cristiana, quindi un simbolo “filosofico-culturale” di stampo anticlericale, ambiente di cui anche Valerio Bianchetti faceva parte. Bianchetti e Carducci, si scrissero diverse epistole (pubblicate dala figlia Paola Bianchetti Drigo nel 1931); i versetti “luciferini” del Bianchetti (quelli di dominio pubblico) sono conservati solo alla biblioteca di Casa Carducci a Bologna, come tutte le altre sue opere letterarie.


Sara Pescarini, Paola Drigo, a cura del Rotary club di Castelfranco Asolo
 

 

Registro di Arruolamento, scheda relativa all'arruolamento nel 1859 di Carlo Frattina