Giuseppe Maria Giulietti

ID 37747

Casteggio (Pavia), 28 dicembre 1847
presso Beilul (Eritrea), 25 maggio 1881

Garibaldino, geografo, esploratore

Biografia messa a disposizione da Daniele Orsatti 

Giuseppe Maria Giulietti nasce a Casteggio, in provincia di Pavia, il 28 dicembre 1847. Nel corso della seconda guerra d’indipendenza, nel 1859, è costretto ad abbandonare temporaneamente la città, con la madre e i tre fratelli minori, a causa degli eventi bellici. Compie gli studi presso il Collegio Nazionale di Voghera, e dal 1861 si trasferisce a Torino, dove nel 1864, ancora giovanissimo, diventa membro del Consiglio Merceologico.
Il 27 maggio 1866 si reca a Varese per arruolarsi nel 4° reggimento del Corpo Volontari Italiani: viene inquadrato (matricola 284) nella 2° compagnia del 1° battaglione. Il 4 luglio prende parte alla battaglia di Vezza d’Oglio, durante la quale si distingue per aver portato sulle proprie spalle il proprio sottotenente, ferito, sotto il fuoco nemico. Per questo gesto, il 21 luglio viene promosso caporale. Viene congedato il 29 settembre 1866.
Tornato a Voghera, aiuta il padre nell’impresa di famiglia fino al 1870, quando si trasferisce a Genova, dove si dedica al commercio ed entra in contatto col Museo di storia naturale. Nel 1871 si sposa, e l’anno dopo ha un figlio, ma presto rimane vedovo. Il 9 marzo 1879 si imbarca da Genova alla volta di Zeila, in Somalia, raggiunta il 20 aprile. Qui intende partecipare alla spedizione Martini, il cui scopo è trovare una nuova via carovaniera che attraverso l’Etiopia fino al porto eritreo di Assab. Il 10 luglio la spedizione parte alla volta dello Scioa, e il 23 luglio Giulietti si separa dal resto del gruppo raggiungendo da solo, con un uomo di scorta, Harar, percorrendo 280 km in otto giorni. Tra 1879 e 1880 partecipa alla costruzione dell’avamposto di Assab (che diverrà il primissimo nucleo dell’impero coloniale italiano) e si dedica all’esplorazione delle vicinanze. Il 25 giugno 1880 rientra a Genova, dove tiene alcune conferenze prima di essere nominato segretario del console di Assab e ripartire per l’Africa.
Il 26 dicembre 1880 si imbarca a Brindisi, arrivando in Eritrea l’8 gennaio seguente. Finanziato dalla Società Geografica Italiana, Giulietti inizia ad organizzare una nuova spedizione verso l’interno. Nonostante alcune difficoltà ad accordarsi coi capi locali, la colonna parte l’11 aprile, raggiungendo Beilul in undici giorni. Da qui, il 2 maggio la spedizione parte alla volta del sultanato del Birù. La notte del 25 maggio, presso il torrentr Egreri, il gruppo viene assalito da alcuni guerriglieri delle tribù Dancale: Giulietti, gli altri tredici italiani e tre civili africani vengono trucidati. L’evento, di cui si seppe alcuni giorni dopo, suscitò clamore in Italia: un’inchiesta sollecitata dal governo alle autorità egiziane non ebbe alcune esito. I resti di Giulietti e dei suoi compagni saranno rinvenuti soltanto il 23 maggio 1929 da un’altra spedizione, guidata da Raimondo Franchetti, e ricondotti in patria. In suo onore, un lago che si trova nei pressi del luogo dell’eccidio è stato chiamato lago Giulietti.

 

Album tabelle della torre storica di San Martino della Battaglia, provincia di Pavia, comune di Casteggio, libro 4, p. 57, n. 17329.
Archivio di Stato di Torino, Ministero della Guerra, Corpi Volontari, Corpo dei volontari italiani 1866, mazzo 119.
A. MORI, Giulietti Giuseppe Maria, in «Enciclopedia Italiana», Roma, Istituto dell’Enciclopedia Italiana, 1933.
S. SICILIA, Il colonialismo italiano in Africa: l'esperienza di Giuseppe Maria Giulietti, Tesi di laurea, Università degli Studi dell'Insubria, Facoltà di Mediazione Linguistica e Culturale, a.a. 2014-2015, relatrice E. BIANCO.
A. VOLTERRA, Giulietti Giuseppe Maria, in «Dizionario Biografico degli Italiani», vol. LVI, 2001.

facce2

Lapide commemorativa dedicata a Giuseppe Maria Giulietti, sita in via Giulietti 1 a Casteggio (Pavia) . L'epigrafe riporta: "GIUSEPPE MARIA GIULIETTI NATO IN CASTEGGIO IL 28 DICEMBRE 1847 DIFESA LA PATRIA SUI CAMPI NE ONORAVA IN TERRE INOSPITI IL NOME ALL'ITALIA ALLA SCIENZA ALLA CIVILTÁ IMPAVIDO ESPLORATORE TRA MILLE RISCHI LEGANDO EREDITÁ PREZIOSA DI INDAGINI E STUDI. MAGNANIMO MARTIRE SOTTO BARBARE INSIDIE IN AFRICA A BEILUL ADDÌ 25 MAGGIO 1881 CADEVA. QUI NELLA CASA PATERNA ONDE EGLI MOSSE AI LIDI SOGNATI E FUNESTI QUESTO MARMO A RICORDO PERENNE DI LUI E DE' PRODI COMPAGNI GLI AMICI POSERO. CASTEGGIO DEL SUO FIGLIO ALTERA NE ADDITA L'ESEMPIO ALLA GIOVENTÚ NEGHITTOSA. _____ . _____ COMPAGNI ALL'ARDIMENTO E AL SACRIFICIO CON GIULIETTI PERIVANO BIGLIERI GIUSEPPE DA VALENZA RISSO EMANUELE DA GENOVA RICCIO VINCENZO DA NAPOLI MURO GIACOMO DA PROCIDA FOTI STEFANO DA MILAZZO CATANZARO IGNAZIO DA SCIACCA GARASSINO GIUSEPPE DA ANDORA GIARDINA NUNZIO DA CEFALÚ TODARO FRANCESCO DA LICATA BUONO NIC.A DA BARANO D'ISCHIA STAGNARO BAR.O DA SESTRI L.E ZUCCONE GIUSEPPE DA AMEGLIA PISANI GIUSEPPE DA CASTEGGIO"