Giovanni Battista Perelli

ID 18852

Pavia, 1816 - 1870

Figlio di Giacomo e Annunciata Masna, pittore pavese, fu anche cospiratore risorgimentale, combattente ed esule. Frequentò l’Accademia di Brera e la Scuola d’Arte di Bergamo, ove conobbe il Trecourt che poi lo ebbe ancora come allievo alla Civica Scuola di Pittura di Pavia. Partì volontario garibaldino nelle campa- gne degli anni 1848-49-50 e rimase gravemente ferito nella difesa di Roma. Partì quindi in Esilio in Svizzera, nel Baden, in Francia e nel Belgio. Da qui dovette fuggire per Ostenda e quindi per l’Inghilterra. Giunse a New Orleans, ove si impiegò come marinaio su una barca da pesca. Passò  per Mandeville, l’Avana, New York, Parigi. Qui prese parte alla preparazione dell’attentato di Orsini. Fallito l’attentato, andò a Nizza, da qui a Genova e finalmente, nel 1858, ritornò a Pavia dopo dieci anni di assenza. Qui si dedicò per qualche tempo alla scultura in legno. Nel 1859 si arruolò nei Cacciatori delle Alpi e combatté a San Fermo. Finita la campagna, si arruolò nell’esercito regolare per una ferma di diciotto mesi, ma disertò ben presto per raggiungere Garibaldi in Sicilia. Combatté a Milazzo e raggiunse il grado di sottotenente. Combatté ancora al Volturno. Ritornato a Pavia, fu imprigionato per diserzione e poi scarcerato per amnistia. Nel 1866, all'età di cinquant'anni, si arruola nel Corpo Volontari Italiani al seguito di Garibaldi nella Campagna del Tirolo meridionale per combattere contro gli austriaci. Viene incorporato nel 5° Reggimento, 1° Battaglione, 1^ Compagnia, il Reggimento comandato da Giovanni Chiassi, che poi morì nella celebre battaglia di Bezzecca del 21 luglio 1866. Perelli rimase ferito nella stessa battaglia e fu dato per morto sul terreno. Dal diario del suo collega garibaldino Vincenzo Monti, sembra sia stato fatto prigioniero. Ottenne la medaglia d’argento al valor militare. La grave ferita riportata in quell’occasione lo condusse alla morte nel 1870.

La targa commemorativa sulla sua casa natale a Pavia, riporta la seguente iscrizione:
IN QUESTA CASA NACQUE
GIOVANNI BATTISTA PERELLI
AI 9 DI NOVEMBRE 1816
A ROMA A MILAZZO A BEZZECCA
VOLONTARIO DI GARIBALDI
AVVALORÓ COL SUO SANGUE
IL DIRITTO D'ITALIA AD AFFERMARSI NAZIONE
COL CORAGGIO IN GUERRA
CON LA MODESTIA IN PACE
CON L'ABNEGAZIONE IN ESILIO
FERMO NEL PRINCIPIO DELLA SOVRANITÁ POPOLARE
MORÍ POVERO DI BENI RICCO DI FERITE
AI 30 MARZO 1870
QUESTA LAPIDE
VOTATA DALLA DEMOCRAZIA PAVESE
AL VECCHIO REPUBBLICANO
É OMAGGIO RESO ALLA VIRTÚ OSCURA
E RICORDO D'UN CARATTERE DI TEMPRA ANTICA

https://www.liutprand.it/millenomi.pdf
AA.VV. Aquile garibaldine, passato presente, Contributi alla storia della Val del Chiese e delle Giudicarie, Gruppo Storico Culturale del Chiese 1995, p.120.

 

facce2

Miglio Paride, Ritratto di G. B. Perelli, olio su tela, post 1889, Musei Civici, Pavia

Targa sulla casa natale di Perelli, Pavia