Francesco Plantulli

ID -

Avellino, 1843
Roma, 1876

Fervente combattente per la causa unitaria, patriota garibaldino, poeta e pubblicista satirico

Francesco Plantulli nacque nel 1843 ad Avellino. Appena sedicenne fu imprigionato nelle carceri borboniche per le sue idee rivoluzionarie. Partecipò alla repressione dei moti reazionari del settembre 1860 in Ariano di Puglia, fu sull’Aspromonte nel 1862 al seguito di Garibaldi e si distinse poi, nel 1866, nella battaglia di Bezzecca per la liberazione del Trentino, nel quadro della Terza Guerra d’Indipendenza.
Scrisse per riviste umoristiche fra cui l'Arlecchino, fu direttore de "L'Arca di Noe” giornale satirico napoletano, "La Torre di Babele", "La Riscossa". Nel 1863 pubblicò con Filomeno Alessandroni, la prima parte (L’Inferno) de “La Nuova Divina Commedia”, nel ’64 uscì il Purgatorio, mentre il Paradiso non fu mai pubblicato. Attraverso quest’operetta parodico-satirica di carattere politico (nelle tavole sono raffigurati Garibaldi, Cavour, Pulcinella) e altre, Plantulli critica politici e letterati suoi contemporanei come Pasquale Stanislao Mancini, Francesco De Sanctis per aver tradito gli ideali risorgimentali in Aspromonte e  Urbano Rattazzi per l’invio di truppe contro Garibaldi.
Rientrato ad Avellino nel 1867, fondò le “Forche Caudine”, una testata satirico-politica irpina. Visse alcuni anni con Garibaldi a Caprera e mori' nel manicomio di S. Onofrio a Roma.

E’ di recente scoperta, una lettera in cui Plantulli viene menzionato. Si tratta di una missiva scritta dal garibaldino Giovanni Scarpari il giorno precedente la battaglia di Bezzecca e diretta al curato di Tiarno di Sopra (Trento), don Angelo Angelini. Dalla lettera si evince l'influenza di Plantulli sullo stesso Garibaldi, suo grande stimatore.
La lettera riporta il seguente testo:

"Al Molto D.to S(ign)r Don Angelo Angelini
Curato distinto
Tiarno di Sopra

D.to Sig.r curato!

Il s(ign).r Francesco Plantulli Segretario domestico del gr Generale Garibaldi e distinto poeta e d.to latore della presente. Esso fu in casa mia per vari giorni e mio commensale con soddisfazione di tutta la famiglia. Procuri S(ign)r curato di tenerselo come tale pur Lei, e per l’influenza che ha sul Generale potrà ripromettersi tanto per lei che pel paese, tutti quei favori che infinite circostanze si rendono necessari.
Aggradisca mille doveri dal di Lei
Distinto
Scarpari Giovanni

Storo li 20 Luglio 1866"

Documento messo a disposizione da Sebastiano Matteotti di Dro (Trento). La lettera è stata ritrovata fortunosamente insieme ad altri documenti nella casa di origine del papà e della nonna del discendente, casa Matteotti-Vivaldelli situata a Dro in Piazza Giacomo Matteotti.
https://libreriaantiquariacoenobium.it/catalogo/la-nuova-divina-comedia-per-f-plantulli-e-f-alessandroni-estratta-dallarca-di-noe-inferno/
https://www.maremagnum.com/it/libri-antichi/la-nuova-divina-comedia-per-f-plantulli-e-f-alessandroni-estratta-dall-arca-di-noe-inferno/163200848/

facce2

Lettera originale di Giovanni Scarpari