Faustino Tanara

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Langhirano (Parma), 16 febbraio 1833 - 25 aprile 1866

Grande patriota e valoroso colonnello garibaldino, sostenitore della causa nazionale e della “questione sociale”, promotore del "socialismo garibaldino” per la parità di diritti tra le classi sociali

Figlio di Giacomo e di Aloisa Tromba, Faustino Tanara nacque il 10 gennaio 1831 a Manzano, piccola frazione collinare di Langhirano il 16 Febbraio 1833.
Faustino, di modeste origini, studiò nel Seminario di Berceto (Parma); presto entrò in contatto con le idee di Mazzini sposandosi alla ”Giovine Italia” come testimonia la corrispondenza tra Mazzini e Tanara conservata al museo, dove ricorre l'appellativo "Fratello". Lasciò il collegio ed entrò volontario nel 2° Battaglione dell'Esercito Parmense anche se probabilmente non partecipò a combattimenti. Nel 1851 si arruolò nell’esercito borbonico dove raggiunse il grado di sergente. Nel 1859, lasciato il sud, partecipò alla Seconda Guerra d’Indipendenza tra le fila dei “Cacciatori delle Alpi” con il grado di sergente furiere, grazie ai suoi trascorsi militari. Subito manifestò particolari doti di fermezza e di valore; si distinse nella dura battaglia di Treponti per cui venne promosso sottotenente.
Nel 1860 partecipò alla spedizione dei Mille aggregato alla 5^ Compagnia con il grado di tenente, si distinse nella battaglia di Calatafimi, a Palermo sul Ponte dell’Ammiraglio e sul Volturno dove comandava un reparto di bersaglieri. Concluse la campagna con il grado di maggiore e una medaglia d’argento al valore. Fece ritorno al paese nativo, ma nel 1862 fu di nuovo con Garibaldi ad Aspromonte.Negli anni seguenti si sposò ed ebbe dei figli, fece anche lo scrivano, ma rimase in contatto con Garibaldi che lo incaricò di raccogliere a Parma i fondi per il milione di fucili, e con Mazzini che scriveva al “fratello” Tanara per incitarlo a tenersi pronto a nuove imprese.
Nel 1866 partecipò alla Terza Guerra d’Indipendenza. A Bezzecca, alla testa del suo battaglione, irruppe sul nemico con un cruento attacco alla baionetta; ferito al braccio destro, si mantenne saldo a cavallo guidando i suoi e tenendo alta la sciabola con la mano sinistra. Fu colpito ancora al petto ma la ferita non fu mortale. Fu nominato Cavaliere dell’Ordine Militare di Savoia per il valore dimostrato.
Nel 1867 comandò di un battaglione nella tentata liberazione di Roma. Si impegnò nella Società di Tiro a Segno Nazionale a Parma e una associazione di Mutuo Soccorso a Langhirano.
Nel 1869 fu coinvolto nelle proteste per la famigerata tassa sul macinato, subendo la carcerazione preventiva a Parma. Lo stesso anno è tra i fondatori della Fratellanza Artigiana Langhiranese, società di mutuo soccorso proletaria per assistenza previdenziale, sanitaria e pecuniaria: Garibaldi ne diventa Presidente e Mazzini Presidente onorario
Nel 1870 accorse in difesa della Francia” ed ebbe il comando della I Legione Italiana chiamata poi “Legione Tanara”, e il grado di colonnello. Per il valore dimostrato a Digione fu insignito dalla Francia con la Croce di Cavaliere della Legion d’Onore. Dopo la campagna dei Vosgi, il colonnello Tanara tornò a Langhirano con la bandiera della Legione affidatagli dal Generale e che poi volle sul letto di morte.
Tornato in famiglia visse modestamente, curando il piccolo podere ereditato dalla madre, circondato dalla stima generale e dai suoi ricordi.
La campagna francese aveva minato la sua salute: morì a 45 anni nel 1876, forse per tubercolosi, lasciando la famiglia in povertà, tanto che Garibaldi si sentì in dovere di mandare una piccola somma alla vedova.
Ai suoi funerali partecipò una gran folla e tante Società di Mutuo Soccorso.
A Langhirano è stato fondato il "Museo del Risorgimento Faustino Tanara", che raccoglie documenti e cimeli dell'epoca risorgimentale, sia di Tanara che degli altri 28 garibaldini langhiranesi.
A Parma gli è stato intitolato viale Faustino Tanara.

“Uomo d’acciaio, tutto fuoco ed energia”. G. Adamoli
"… uno dei Mille e dei pochi Italiani viventi, degni di una età migliore…”. Aurelio Saffi

Contributo di Alberto Bojes
M. Zannoni - M. Fiorentino, Le Reali truppe parmensi, Ermanno Albertelli ed. 1984
http://museotanara.it/Tanara.aspx
https://i1000.altervista.org/faustino-tanara/

 

 

facce2

Casa natale di Faustino Tanara, Manzano (Parma)

Pagina iniziale della Gazzetta di Parma del 15 maggio 1926 con articolo dedicato a "Le solenni onoranze di Langhirano al Col. Faustino Tanara"

Lapide dedicata a Tanara, Comune di Langhirano (Parma)