Milano, 29 maggio 1848
Barzanò (Lecco) , 10 luglio 1930
Patriota garibaldino, ingegnere idraulico, docente universitario
Figlio di Cesare e Adele Galliani. Interrompe gli studi di ingegneria al Politecnico di Milano con altro compagni (tra i quali Giovan Battista Pirelli, Alberto Riva, futuri imprenditori, pionieri dell'industria milanese) per combattere con il Corpo Volontari garibaldini contro gli austriaci in Tirolo, nel corso della Terza Guerra d'Indipendenza. A 18 anni, si arruola nel 3° Reggimento dello Stato Maggiore con il gardo di Caporal Maggiore, come si evince dal registro di arruolamento. Si laurea nel settembre del 1870 in ingegneria civile presso il Politecnico di Milano con il massimo dei voti e inizia la sua attività con Francesco Brioschi (1824-1897) per interessarsi, alla fine, di questioni idrauliche. Partecipò al Congresso di Navigazione di Francoforte del 1884 ( grazie al suo progetto, il Canale Villoresi divenne una via di navigazione interna e un strumento di irrigazione tra le province piemontesi e quelle lombarde). Dal 1901 al 1903 presiedette a Milano la Commissione fognaria, collaborando con il suo collega Gaudenzio Fantoli (1867-1940). Dal 1900 Paladini fu nominato professore emerito del “Regio Istituto Tecnico Superiore: RITS”, poi diventato “Politecnico” di Milano. Insegnò idraulica per 37 anni e meteorologia, ricevendo incarichi prestigiosi anche dal "nemico" austriaco. Si ritirò da questa posizione nel 1923. Nel 1910 era membro dell'Istituto Reale Lombardo. I suoi lavori finali furono rivolti all'approvvigionamento idrico di diverse città italiane. Paladini è ricordato soprattutto per la formulazione, insiema al collega Fantoli, di un metodo di calcolo utile al dimensionamento delle tubatute/canali/invasi, poi utilizzato a livelo internazionale. La solidità delle tubature fognarie di Milano, progettata a suo tempo, ha dimostrato la sua validità, quando nel 2005 il sommergibile Toti, pesante ben oltre le 3000 tonellate, fu portato con successo al Museo della Scienza e della Tecnica di Milano, dove oggi fa bella mostra di sé. Morì a Barzanò, vicino Lecco il 10 luglio 1930.
A Milano una via porta il suo nome.
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Ettore Paladini
Gruppo del Politecnico di Milano, tra cui Ettore Paladini, Milano 1870
Registro di Arruolamento, Archivio di Stato di Torino