Ettore Filippini

ID 10708

Venezia, 30 gennaio 1841
Milano, 9 aprile 1912
Patriota italiano, Ufficiale garibaldino dell'impresa dei Mille.

Nacque a Venezia il 30 gennaio del 1841 da  Antonio e di Depieri Maria Catterina. Giovanissimo si trasferì a Milano ma mantenne per tutta la vita l'inflessione dialettale veneta. Sebbene esile e gracile di corporatura, nel 1859, partecipò alla seconda guerra di indipendenza, aggregato ai “Cacciatori delle Alpi”, sempre al fianco di Benedetto Cairoli. Fece tutta la campagna distinguendosi per il suo valore e guadagnò i primi gradi e le prime medaglie commemorative. Nel 1860 partecipò alla spedizione dei “Mille” e con il grado di sergente fu aggregato alla 1ª compagnia comandata da Nino Bixio, come risulta dal ruolino di marcia riportato nella Storia Illustrata “Vita di G. Garibaldi”, scritta da Antonio Balbiani, e quindi imbarcato sul piroscafo “Lombardo”. Si distinse nella battaglia di Calatafimi e Giuseppe Dezza nella sua relazione sulla battaglia nota che il Filippini con altri, montò su un pezzo d'artiglieria nemica, ma rotolò a terra. A Palermo diede prova di valore e in via Maqueda fu ferito da una palla di fucile borbonica alla fronte (ne rimase la cicatrice) ed i suoi compagni d'arme lo definirono: “La più bella ferita l'ha lui!”. Per il comportamento dimostrato sia a Calatafimi che a Palermo ebbe infatti, con R. D. 12.06. 1861, conferita la medaglia d'argento al Valor militare.
Partecipò ad altri fatti d'arme e prima che terminasse il mese di settembre fu promosso al grado di capitano. Si distinse ancora nella battaglia del Volturno, per cui ebbe a meritare un'altra medaglia. Al termine della campagna ritornò a Milano ed ottenne un posto da impiegato presso la ferrovia Adriatica. Fu insignito da varie medaglie commemorative e la pensione dei “Mille”.
Nel 1864, quando vi furono cenni di sommossa nel suo Veneto, si recò con l'on. Paolo Carcano a Lugano e fece visita a Giuseppe Mazzini nella Villa Nathan.
Nel 1866 con lo scoppio della Terza Guerra di Indipendenza, Filippini fu nominato capitano della 1ª Compagnia del 2º Reggimento Volontari Italiani e nel periodo di addestramento a Como fu ospite del padre del Carcano.
Nella battaglia di Bezzecca giunse in ritardo con il suo reggimento e fu notato dal volontario Giovinazzi Albino Domenico, della 15ª compagnia del 2º Reggimento, mentre con il colonnello Pietro Spinazzi si recava a rapporto a Tiarno di Sopra da Garibaldi e, da Paolo Carcano, accanto alle batterie del maggiore Orazio Dogliotti vicino al Generale.
Al termine della guerra rimpatriò a Milano riprendendo il solito lavoro impiegatizio. Promosso al grado di maggiore, sposò Giulia Duca dalla quale non ebbe figli.
Fu prediletto da Giuseppe Garibaldi con Giuseppe Missori, Ergisto Bezzi e il conte Filippo Manci.
Non partecipò alla campagna dell'Agro Romano del 1867
Acquistò il grado di maggiore nell’esercito volontario.
Fece le campagne del 1859, 1860 (fu ferito a Palermo il 28 maggio in difesa del palazzo Carini),1866
Nel 1909 fu a Sondrio con Cesare Abba in occasione dell'inaugurazione del monumento a Garibaldi; lo stesso fece, nel 1910 a Bergamo, per una consimile cerimonia.
L'11 maggio 1910 Marsala gli conferì la cittadinanza onoraria e, il 25 maggio 1910, fu in quella città con tutta la carovana dei gloriosi “superstiti”.
Nel 1911, pochi giorni dopo la morte di Giuseppe Missori che egli assistette nell'agonia, travolto da un tram ebbe la gamba spezzata da tre fratture al ginocchio ed al femore, degenerate poi in cancro. Dopo penosa malattia protrattasi per circa 11 mesi, morì il giorno 9 aprile 1912, alle ore 3.45 nella sua abitazione sita in viale Monforte, 22. La notizia si sparse velocemente anche perché la moglie ne diede comunicazione a mezzo stampa. Da Treviso giunsero a Milano i fratelli Eugenio e Vittorio che vegliarono la salma con Paolo Breda ex dei “Mille” e tanti altri amici.

Onorificenze

Medaglia commemorativa dei 1000 di Marsala - nastrino per uniforme ordinaria. Medaglia commemorativa dei 1000 di Marsala . Medaglia commemorativa delle campagne delle Guerre d'Indipendenza - nastrino per uniforme ordinaria . Medaglia commemorativa delle campagne delle Guerre d'Indipendenza . Medaglia d'Argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria . Medaglia d'Argento al valor militare Calatafimi e Palermo, maggio 1860 . Medaglia d'Argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria . Medaglia d'Argento al valor militare Pieve di Ledro, 18 luglio 1866

Biografia a cura di Marco Faraoni 

MURIMI Estremi cronologici del fascicolo: 1904 luglio 5 - 1913 novembre
Segnatura: busta 43, fascicolo 438

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