Enrico Novaria
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Pavia, 8 ottobre 1839 Battaglia di Bezzecca, 21 luglio 1866
Possidente, fervente patriota garibaldino
Figlio di Domenico e Teresa Secondi, Enrico Novaria nacque a Pavia l’8 ottobre 1839 e, fino alla maggiore età, lavorò con il padre nel settore degli affari e delle vendite nella piccola impresa familiare. Ma la vita di Novaria trovò presto sconvolgimento nel momento in cui il giovane entrò in contatto con i circoli rivoluzionari e in particolare, con la figura di Giuseppe Garibaldi. Ne rimase affascinato a tal punto da arruolarsi giovanissimo come volontario nel 1º Reggimento del corpo dei Cacciatori delle Alpi allora al comando del generale Garibaldi, inquadrato nell’Armata sarda. Da allora lo seguì ovunque, a partire dall vittoriosa Battaglia di Varese. Dopo quest’evento, Novaria partecipò agli scontri di San Fermo e di Treponti combattendo fino alla firma dell’armistizio di Villafranca. Enrico Novaria combatté a fianco di Garibaldi anche in Sicilia durante la spedizione dei Mille sbarcando a Marsala l’11 maggio 1860 come ufficiale della 7ª Compagnia.; si distinse nelle battaglie di Calatafimi, di Palermo e durante la battaglia del Volturno ottenendo una medaglia d’argento al valor militare. Novaria arrivò a Teano con Garibaldi. Ritornò poi alla vita civile, ma allo scoppio della Terza Guerra d'Indipendenza si arruolò nuovamente nei Cacciatori delle Alpi di Garibaldi, partecipando alle operazioni belliche. Perse la vita nel corso della battaglia della Bezzecca, il 21 luglio 1866, colpito a morte da cinque colpi di moschetto mentre guidava i suoi soldati all’attacco. Accanto a lui caddero il pavese Leopoldo Sacchi e Angelo Cambieri di San Genesio.
