Lasino (Trento), 1839
Pergolese (Trento), 1917
Sergente Austriaco
Combattè in quella che per l'Italia era la Terza Guerra di Indipendenza e fu insiglito della medaglia d'oro al valore militare dasll'esercito austriaco per l'eroica difesa del Monte Suello (Bagolino) il 3 luglio 1866, battaglia in cui è rimase ferito lo stesso Giuseppe Garibaldi. Caldini, alla vista dell’avanzata garibaldina, fece correre dei cavalli con le fascine attaccate a corde in modo da sollevare molta polvere, ingannando così i garibaldini che si fermarono per il timore di avere davanti un esercito molto numeroso.
Finita la guerra, svolse la sua carriera militare come sottoufficiale dei bersaglieri provinciali a Tione.
Sposò Maria Stainer ed ebbe tre figli: due femmine, Gisella e Noemi, ed un maschio, Oreste.
Terminato il servizio si trasferì con la famiglia a Pergolese, dove ha costruì casa.
Grazie alla medaglia d'oro, il figlio Oreste ebbe poi il privilegio di frequentare gratuitamente l’Accademia militare teresiana con sede a Wiener Neustadt nell'antica fortezza imperiale, riservata all'addestramento degli ufficiali cadetti della nobiltà dell'impero austriaco.
Fra i patrioti ricordati sul Bergisel viene così citato: "455 Emanuel Caldini, Unterjäger. Warf am 3. Juli 1866 im Gefecht am Monte Suello mit einer von ihm kommandierten Seitenhut (Halzburg) eienen überlegenen Gegner." (Emanuele Caldini, sottufficiale. Il 3 luglio 1866 sconfisse un nemico superiore nella battaglia del Monte Suello, assieme ad un mezzo plotone da lui comandato)"
Nel fondo della famiglia Caldini presso il Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto sono conservate sue carte personali: certificati, carte di servizio e documenti relativi alle proprietà di Masi di Lasino (Pergolese), due esemplari dell’ "Almanacco Agrario" contenenti annotazioni giornaliere sul tempo meteorologico e sul corso dei lavori, talvolta anche su fatti personali o avvenuti in paese.
https://archiviomemoria.ecomuseovalledeilaghi.it/s/archivio/item/7977
Il Sergente austriaco Emanuele Caldini
Caldini seduto sulla destra