Pavia, 6 febbraio 1840
Roma (Scontro di Villa Glori), 23 ottobre 1867
Fu il quarto figlio di Carlo Cairoli e di Adelaide Bono. Studente di medicina dal 1856 all'Università di Pavia, nel 1859 si arruolò tra i Cacciatori delle Alpi per combattere nella seconda guerra di Indipendenza. Era da poco tornato a Pavia, quando decise di prender parte, con il fratello Benedetto, alla spedizione dei Mille.
Combatté a Calatafimi, e il 27 maggio 1860 fu gravemente ferito all'ingresso di Palermo: dovette far ritorno a casa, sostituito dal fratello Luigi, che morirà in settembre a Cosenza. Laureatosi in medicina nel 1861, nell'agosto 1862 era con Garibaldi in Aspromonte quando la spedizione fu fermata dalle truppe nel nuovo Stato italiano. Arrestato e incarcerato nel complesso militare di Varignano nel comune di Porto Venere a La Spezia e fu liberato dall'amnistia del 5 ottobre 1862. Combatté ancora volontario nella terza guerra di Indipendenza, alla fine della quale progettò con il fratello Giovanni un piano per la liberazione di Roma, recandovisi due volte, nell'agosto e nel settembre del 1867, per studiare la possibilità di un'insurrezione che doveva essere diretta da Francesco Cucchi. Enrico e Giovanni, individuati ed espulsi dalla polizia pontificia il 9 ottobre, si unirono a Terni al gruppo di settantasei garibaldini, precedentemente organizzato, che erano in attesa del momento propizio per entrare in Roma. Il 20 ottobre, alla notizia dell'avvenuta insurrezione, si mossero in direzione di Roma, giungendo a ponte Milvio la sera del 22 ottobre. Compreso che la rivolta era fallita, il gruppo, comandato da Enrico Cairoli, si attestò sulle alture di Villa Glori, dove il 23 ottobre venne attaccato dagli zuavi pontifici. Nel combattimento corpo a corpo, Enrico fu ucciso e Giovanni ferito. La salma di Enrico, restituita ai famigliari, è tumulata al Cimitero di Gropellocairoli (Pavia).
Enrico Cairoli in divisa garibaldina
Lapide commmorativa, Piazza del Municipio 2, Pavia
Morte di Enrico Cairoli, Girolamo Induno
Monumento a Enrico e Giovanni Cairoli, Viale d'Annunzio, Roma. Enrico morì a Villa Glori, nel tentativo di unire Roma all'Italia; suo fratello Giovanni, rimasto ferito nello scontro, morì due anni dopo per i postumi delle ferite
Foto di Adelaide Bono madre dei cinque fratelli Cairoli, Benedetto (seduto) ed Enrico (testa fasciata)