Leopoldo Brunetta

ID 5819

Prata di Pordenone, 26 agosto 1844
Prata di Pordenone, 8 settembre 1912 

Figlio di Giobatta e di Crino Luigia, si arruola come volontario all’età di 21 anni a Ruda il 26 maggio 1866, matricola 2771 9° Reggimento, 4° Battaglione, 21° Compagnia, Sergente. Non si sposa. La sua pietra tombale è murata nella cappella Brunetta (con quella del fratello Antonio) L'iscrizione dice:

"Leopoldo Brunetta
cittadino d’animo onesto e buono
soldato nel 60 di Vittorio Emanuele
a fianco di Garibaldi nel 66
all’avanguardia in tutte le battaglie
del diritto e della giustizia
coronò l’esistenza con uno slancio
d’amore.
Fratelli-Sorelle-Nipoti
1844-1912"

Riporto due articoli di giornale per la sua morte:

·  9.10.1912 - La Patria del Friuli - Brunetta Leopoldo (decesso)

“La morte di un garibaldino
Leopoldo Brunetta, il soldato di Garibaldi, il patriotta buono e sincer spegnevasi ieri nel suo castello qui in Prata. Fu consigliere comunale ascoltato per parecchi anni; ma per le ostilità clericali ne rimase escluso: la camicia rossa contrastava troppo col nero. Giovanetto, arde di un amore solo, di un solo ideale: libertà; e alle battaglie per la libertà consacra anima mente e braccio gagliardi. Dinanzi a questa nobile figura di cittadino che nel petto custodì così ardente affetto per la patria, qualunque partito deve inchinarsi riverente.
I funerali avranno luogo oggi martedì e riusciranno certo grandiosi.”

·  9.12.1912 - La Patria del Friuli - Brunetta Leopoldo (funeral “Prata di Pordenone
Funerali di Leopoldo Brunetta Solenni riuscirono i funerali del Garibaldino Leopoldo Brunetta. Alle ore 9 al tocco della campana tutti si avviano a Capodivilla per portare l’ultimo tributo alla salma venerata. Esce lentamente da quella casa il meste corteo fra la riverenza e la costernazione del popolo. Dietro il feretro seguono i numerosi parenti autorità comunali, reduci, ed uno stuolo numeroso di amici. Al cimitero prima che la salma fosse deposta sulla tomba, i’ing. ca. Brunetta Luigi che fu compagno d’arme dell’estinto nella gloriosa giornata di Bezzecca, porse il saluto riconoscente della cittadinanza esaltando l’opera del nostro avo Leopoldo quale amministratore integerrimo, quale soldato e quale cittadino benefico. Indi, per la famiglia e gli amici, porse il saluto il signor Domenico Marzini. Leopoldo Brunetta, anima generosa e ribelle, che in vita non aveva mai voluto riconoscere il prete quando era intanto di fare politica, nel testamento manifestò le sue credenze in Dio, disponendo un lascito a beneficio della chiesa di S. Simeone e dei poveri della sua frazione. Lasciò pure a tutti i parenti, con giustizia, la propria vistosa sostanza.”
Aveva frequentato come uditore Medicina e Chirurgia a Bologna nell’anno accademico 1864-65 come risulta dall’Archivio Storico dell’università di Bologna.

 

http://www.archiviostorico.unibo.it/it/struttura-organizzativa/sezione-archivio-storico/fascicoli-degli-studenti/leopoldo-brunetta.asp?IDFolder=143&IDOggetto=44421&LN=IT&mCJ=&mCO=!%24Dphopnf%24!-!%24Opnf%24!&mCW=&Nelemento=9105



 

 

facce2

Lapide in memoria di Leopoldo Brunetta, Cimitero Prata di Pordenone