Asti (Torino), 5 aprile 1834
Bagolino (Brescia), 3 luglio 1866
Bottino è stato un militare italiano decorato con la medaglia d'oro al valor militare alla memoria durante la terza guerra d'indipendenza italiana. Laureato in diritto civile e canonico all'università di Torino nel 1857, iniziò la carriera da avvocato ma si arruolò volontario nell’Armata Sarda e poi nei Cacciatori delle Alpi di Garibaldi, combattendo a Varese e San Fermo nel 1859. Promosso sottotenente e poi tenente nel 1º Reggimento Granatieri di Sardegna, partecipò alla campagna per l’annessione delle Marche e dell’Umbria, distinguendosi nell’assedio di Ancona (dove ricevette una menzione onorevole) e nell’attacco a Mola di Gaeta, guadagnandosi la medaglia d’argento al valor militare. Dopo un periodo in cui lasciò il servizio per riprendere la professione forense, nel 1866 tornò in servizio come capitano nel 1º Reggimento volontari garibaldini durante la Campagna per la liberazione del Tirolo nel contesto della Terza guerra d’indipendenza. Fu inviato ad operare nel territorio fra la val Camonica e la val Sugan. Il 3 luglio il 1^ reggimento avanzò su Rocca d’Anfo dove çonvergevano forti colonne austriache. Tre compagnie di cacciatori tirolesi del capitano Gredler, distese in catena sulle pendici orientali di M. Suello, ressero l’urto delle compagnie dei volontari garibaldini. Nel combattimento ineguale, affrontato con energia ed audacia dai volontari, non lievi furono i sacrifici. Il Bottino, sempre primo nell’assalto, cadde colpito a morte sulle rocce insanguinate e fredde del monte che pure avevano conosciuto tanto eroismo ed ardimento. Alla sua memoria fu concessa la medaglia d’oro al valore con regio decreto 6 dicembre 1866: Guidando valorosamente la colonna d’attacco rimase mortalmente ferito e morì pochi minuti dopo.
Morì il 3 luglio 1866 nella battaglia di Monte Suello (Bagolino), combattendo valorosamente contro le truppe austriache. Per il suo coraggio gli fu conferita la medaglia d’oro al valor militare alla memoria con Regio Decreto del 6 dicembre 1866.
I1 corpo dell'eroico capitano Angelo Bottino fu sepolto nel cimitero di Anfo; ma pochi giorni dopo renne traslato a Corronato (Asti) suo paese natale, come risulta dall'autorizzazione rilasciata il giorno 8 luglio 1866 dal colonnello comandante la fortezza, Federici, al sindaco di Anfo: «Si
autorizza l'operazione del dissotterramento del Cadavere del fu Capitano Angelo Bottino dei Volontari Italiani, sepolto nel Cimitero d i Anfo per essere trasportato a Cocconato Circondario d'Asti sua patria, con che siano tenute in conto le condizioni espresse dal Signor Prefetto di Brescia». (Archivio comunale di Anfo)
Angelo Bottino in uniforme
Monumento in ricordo di Angelo Bottino a 200 mt dall'Ossario di Monte Suello. L'epigrafe recita. «Qui Da palla nemica il 3 luglio 1866 fu ferito Giuseppe Garibaldi Ucciso Angelo Bottino»