Santa Lucia e la Comunità di Ballino
2009
A cura di Ivana Franceschi e Graziano Riccadonna
Grafica 5 (Arco)
pag. 192
Patrocinio: Comune di Fiavè e ASUC Ballino
La seconda pubblicazione ha per oggetto la più piccola villa fiavetana, Ballino, avente la peculiarità di essere posto presso il passo omonimo. Quindi di vantare un'origine piuttosto antica, documentata dal dazio dei d'Arco già nel secolo XIII in quanto punto di passaggio strategico in Castil. Per questo l'importanza del villaggio va di pari passo con il ruolo assunto fino dai primordi dal passo omonimo, posto tra il Garda e le valli interne del Trentino occidentale.
Curazia dal 1770 e parrocchia dal 1962, la chiesa di Santa Lucia a Ballino deve la sua importanza a una serie di opere d'arte in parte inedite, come le pale di Giovanni Ermanno Ligozzi: la Madonna con S.Lucia e S.Antonio abate e S.Silvestro (insieme a Jacopo Ligozzi), quest'ultima ora a Castel Stenico, documentate nel saggio di Raffaella Colbacchini.
Documentata è la presenza a Ballino, all'osteria Zanini, del giovane Andreas Hofer, il futuro capo della sollevazione tirolese dell'Anno Nove, così come la immigrazione massiccia alla fine del Seicento dei Fruner dal perginese, grazie all'albero genealogico annesso alla fine del volume. Lo spettacolo naturale della grotta detta “Camerona” è raccolto nel saggio di Mauro e Paolo Zambotto.