San Biagio e la Comunità di Favrio
2008
A cura di Ivana Franceschi e Graziano Riccadonna
Editrice Saturnia (Trento)
pag. 176
Patrocinio: Comune di Fiavè e ASUC Favrio
La pubblicazione sulla villa di Favrio imposta la ricerca quinquennale sui santi patroni e le ville fiavetane. La villa di Favrio con la sua chiesa dedicata a San Biagio ha una storia poco conosciuta e studiata, che comincia con i primi abitanti citati già in documenti del secolo XII.
La primitiva cappella o chiesetta sorta sui resti di unn antico castelliere avrebbe dominato dall'alto l'antico nucleo di case e viene anch'essa coinvolta nella radicale modificazione dell'assetto, spostando l'orientamento ad est-ovest, utilizzando la vecchia cappella quale area della navata e aggiungendo la zona absidale.
Favrio diventa curazia nel 1790, ma fin dal 1537 la chiesa è visitata dai missi vescovili che compilano gli Atti Visitali documentando l'evoluzione della primitiva chiesa. Il paese è poi interessato dai numerosi incendi resi possibili dai tetti di paglia: da qui anche il soprannome dei favriani, “paiòi”! Completano l'indagine i capitoli sulla scuola, la carta di regola, il curato, i restauri.