Nicola Gaiter

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Caprino Veronese, 

Spirito fiero, fu assiduo frequentatore della Società Segreta dei Patrioti Caprinesi e con l’aiuto di essa, potè eludere la stretta vigilanza austriaca e raggiungere il Piemonte dove si arruolò tra i bersaglieri del generale La Marmora. Combattè nel 1855 nella guerra di Crimea e si distinse nell’epica battaglia di Cernaia meritandosi la prima medaglia al Valor Militare. Suo fratello, Luigi Gaiter fu un letterato. Nicola Gaiter partecipò anche alla battaglia di Bezzecca durante la Terza Guerra d’Indipendenza. Dall’epistolario di Garibaldi si riporta la seguente missiva scritta da Garibaldi a Gaiter: 

Modena, 28 agosto 1859
Mio caro Gaiter,
Io vi devo veramente una parola d'encomio per la vostra
bella comportazione all'attacco di S. Fermo. Si! Io vi vidi
raccogliere una mano dei nostri dispersi ed attaccare valorosamente il nemico.
Ve ne ringrazio in nome dell'Italia e sono vostro

La Società dei Patrioti Caprinesi era retta da Giacomo Dalzini e da Sartori , esecutore fidato. Giacomo Dalzini, nella prima metà dell’Ottocento era proprietario dell’’allora “Caffè Monte Baldo” in Corso Mazzini a Caprino. Il locale era frequentato nella parte superiore dagli austriaci, serviti dalla moglie di Dalzini mentre nei sotterranei si svolgevano le riunioni clandestine in cui si parlava di Italia unita e si organizzavano le fughe dei volontari desiderosi di espatriare o di partecipare alle guerre d’Indipendenza. La moglie di Dalzini, in caso di pericolo durante le riunioni, batteva col piede qualche colpo sul pavimento; a quel segnale i patrioti abbandonavano il covo e si disperdevano nei campi retrostanti. Le fughe erano organizzate di notte, quando mancava la luna o pioveva. Dalzini si premurava di accompagnare il patriota per via Androna seguendo poi via Romana fino all’altezza di Sant’Antonio di Pesina. Qui il patriota veniva preso in consegna da Vitichindo De Lutti (nonno delle sorelle De Lutti di Ceredello) che lo guidava sopra il Lago di Garda fino ad Albisano dove un’altra persona fidata lo accompagnava presso il torrente Salto, tra Pai e Castelletto.  Qui approdava da Gargnano una barca a quattro remi che faceva la spola tra la sponda veronese e la sponda bresciana. Questo itinerario fu sicuramente percorso dai patrioti caprinesi che parteciparono alle Guerre d’Indipendenza, compreso Nicola Gaiter.

 

Epistolario di Garibaldi IX Volume Periodico “Vita Veronese” Nov/Dic 1963 - su indicazione di Marco Faraoni 

 

                  

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Lapide in memoria dei caprinesi