Giuseppe Gnecco

ID -

Genova, 1824
Talant (Francia), 29 gennaio 1871
Patriota e militare italiano

Giuseppe Gnecco figlio di Tommaso, nato a Genova, carabiniere. Di lui si cominciano a trovare delle notizie solo a partire dall'impresa dei Mille, quando avuta notizia della spedizione che Giuseppe Garibaldi stava preparando, la sera del 5 maggio 1860 si recò allo scoglio di Quarto ad attendere i piroscafi: Piemonte e Lombardo. Fu inquadrato nella Prima Compagnia comandata da Nino Bixio. All'alba dell'11 maggio i Mille approdano a Marsala e quattro giorni dopo si battono a Calatafimi, il 27 maggio entrano in Palermo e al Ponte dell'Ammiraglio, a Porta Termini dove avviene un duro scontro con le forze borboniche. Giuseppe Cesare Abba descriveva la presa di Palermo con parole epiche: "Un nucleo di valorosi, condotti da Tukory e Missori, marciavano in avanguardia. Tra essi si contavano: Nullo, Enrico Cairoli, Vigo Pelizzari, Taddei, Poggi, Scopini, Uziel, Perla, Gnecco ed altri valorosissimi i cui nomi son dolente di non poter ricordare. Cotesta schiera, scelta tra i Mille, non contava il numero, le barricate, i cannoni che i mercenari del borbone avevano assiepato fuori di Porta Termini. Le barricate di Porta Termini, furono superate volando e le colonne dei Mille e le squadre dei Picciotti calpestavano le calcagna della superba avanguardia gareggiando di eroismo." E poi ancora: "... ai Benedettini, Giuseppe Gnecco, carabiniere genovese, si era lanciato alla gola di un ufficiale borbonico e lo aveva tratto via seco prigioniero... " Seguirono tutte le altre battaglie della Campagna di Sicilia. Il 7 settembre entra al fianco di Bixio a Napoli. Partecipa alle battaglie del Volturno, del Macerone, del Garigliano e l'espugnazione di Capua e di Gaeta. Dichiarata la guerra all'Austria nel 1866, ritorna al fianco di Garibaldi. Nel 1870 sempre con Garibaldi è alla Campagna dei Vosgi del 1870 -1871 nella formazione della Legione dei Volontari Italiani facente parte della terza Brigata comandata dal colonnello Menotti Garibaldi. Morì il 29 gennaio 1871 a Talant, a pochi chilometri da Digione, durante l'ultimo giorno della battaglia. Nell'elenco ufficiale dei partecipanti all'impresa pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia del 12 novembre 1878, lo si trova al numero 524. Indro Montanelli nel suo "Garibaldi. Ritratto dell'eroe dei due mondi" scrive: ”La mattina del 21 gennaio il generale Manteuffel attaccò la città da due lati, e Garibaldi, per la prima volta dacché era in Francia, salì a cavallo per dirigere personalmente la battaglia, che durò tre giorni e fu dura e sanguinosa. Vi caddero i migliori fra i garibaldini: Imbriani, Perla, Cavallotti, Pastoris, Bassi, Gnecco, Settignani, Leonardi, Valdata, Cerruti, Ricci, Canova, l'ex generale polacco Bossak.


https://it.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_Gnecco

 

 

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