Felice Bisleri

ID 16963

Verolanuova (Brescia), 30 novembre 1851
San Pellegrino (Bergamo), 17 settembre 1921                                                                                                        

Imprenditore, inventore e chimico italiano, patriota garibaldino ferito a Bezzecca

Felice Bisleri nasce da genitori che esercitavano un piccolo commercio. Passata la fanciullezza a Milano, allo scoppio della terza guerra d’indipendenza, non ancora quindicenne, si recò a Torino per arruolarsi fra i volontari garibaldini nel V Reggimento, II Battaglione, V Compagnia e partecipò alla campagna del Trentino. Ferito a una spalla a Bezzecca (21 luglio 1866), continuò a combattere e fu decorato con medaglia d’argento. Tornato a Milano, entrò come commesso nella bottega di cappellaio del fratello Luigi, che lasciò poco dopo. Finito il servizio militare di leva, tentò più mestieri, divenendo infine piazzista di caffè. Una volta sposato, prese in affitto una piccola bottega in via Savona 16, dove attrezzò un modesto laboratorio chimico. Progettò la preparazione di un ricostituente, e, pur essendo digiuno di chimica, riuscì, con l’aiuto di alcuni libri e di molta tenacia, a preparare una miscela stabile di china e di ferro: il “Ferro-China Bisleri” (1880). Fondata la ditta “Felice Bisleri e C.”, cominciò la produzione semi-industriale del suo liquore, lanciandolo con dovizia e originalità di mezzi pubblicitari. Nel 1894 Bisleri concordò l’acquisto, per 900.000 Lire, dell’acqua minerale della fonte Angelica di Nocera Umbra, immettendola in commercio con una grande pubblicità e con distribuzioni gratuite in ospedali e in località sprovviste di acqua potabile. Nel campo delle sorgenti di acque minerali è da ricordare la sua attività a favore di Montecatini e di San Pellegrino. Ottenuta l’affermazione della “Nocera Umbra”,  Bisleri si dedicò a un terzo prodotto. Acquistata una ricetta da un farmacista maremmano a base di chinino, arsenico e ferro, riuscì a migliorare il preparato, cui dette il nome di “esanofele” per sottolineare l’azione antianofelica, e chiese al malariologo G. B. Grassi di sperimentarlo (1899). Il farmaco dette buoni risultati e si diffuse anche all’estero. In tale occasione Bisleri organizzò a sue spese, non solo ricerche sperimentali, ma anche la stampa e la divulgazione di vari volumi della letteratura scientifica sulla malaria. Connesso al problema della malaria vi era quello della bonifica delle terre malsane, che avrebbe restituito migliaia di ettari di terreno coltivabile. Nel volume “Idee Bisleri” raccoglie i suoi piani e i suoi propositi, offrendo l’appoggio della sua esperienza e il suo denaro allo Stato e alle banche che si fossero impegnate a fare il via all’impresa. Ma i tempi non erano ancora maturi e, per di più, il progetto fu reso inattuabile dallo scoppio della prima guerra mondiale.Iniziato il conflitto, Bisleri fece sorgere e mantenne a sue spese per quattro anni, a Corsico, un ospedale sussidiario militare con 120 letti, dove lavorarono come crocerossine le sue due figlie. Per le sue attività industriali fu nominato cavaliere del lavoro. Morì a San Pellegrino il 17 settembre 1921, a lui è intitolata una via a Milano e il marchio San Pellegrino, venduto poi all'indiana Parle nel 1969. Industriale di vedute geniali, Felice Bisleri è da ricordare anche per essere stato tra i primi nel mondo ad aver fatto uso di una pubblicità intelligente. Aperto a tutti i mezzi moderni di comunicazione, fondò nel 1892 la “Rivista medica”, mensile che inviava gratuitamente a migliaia di sanitari, e “Il Corriere dei due mondi”; contribuì inoltre alla fondazione del periodico “Vita internazionale”. Fu anche autore di un Progetto sulla tassa di fabbricazione degli alcool e proposte di tassa di licenza sulle minute vendite (Milano 1888), in cui si opponeva al severo regime fiscale sugli alcolici, dannoso per le piccole industrie.

 

Aldo Gaudiano - Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 10 (1968) 
https://www.bisleri1881.it/
https://it.wikipedia.org/wiki/Felice_Bisleri

 

 

 

facce2

MALARIA Cura e profilassi, Omaggio della Ditta Felice Bisleri & C., Milano 1923

Monumento a Felice Bisleri, Nocera Umbra (Perugia)

Epigrafe e cimelio bellico in memoria di Felice Bisleri, ferito a Bezzecca il 21 luglio 1866. Colle di Santo Stefano, Bezzecca (Trento)