Achille Prada

ID -

Milano, 1839-40
Battaglia di Vezza d’Oglio, 4 luglio 1866

Biografia messa a disposizione da Daniele Orsatti  

Achille Prada nasce a Milano nel 1839 o 1840 da Celestino, ricco banchiere, e Gaetana Comoli. Studia matematica all’università. Prende parte alla campagna del 1859, e nel 1860 raggiunge in Sicilia i Mille di Garibaldi, dove col grado di sottotenente, serve nello stato maggiore della 15^ o della 19^ divisione dell’Esercito Meridionale. Nel 1862 è ancora con Garibaldi sull’Aspromonte, mentre nel 1864 prende parte ai tentativi insurrezionali in Trentino.
Nel 1866 si arruola nel I battaglione del IV reggimento del Corpo Volontari Italiani, in cui serve col grado di sottotenente. Quando la notte tra il 3 e il 4 luglio 1866 il maggiore Caldesi dà l’ordine di abbandonare Vezza d’Oglio e ritirarsi a sud, verso Incudine ed Edolo, il capitano Malagrida incarica il Prada di guidare una mezza compagnia di retroguardia per proteggere il ripiego del grosso delle truppe. Nel frattempo, il maggiore Castellini (II battaglione bersaglieri volontari) e i capitani Adamoli (II battaglione bersaglieri volontari) e Malagrida (IV reggimento volontari) hanno deciso di tentare la riconquista del paese di Vezza d’Oglio, occupato dalle truppe austriache del maggiore Ulysses von Albertini dopo la ritirata ordinata dal Caldesi. Il capitano Adamoli, riavvicinandosi al paese, incontra il Prada che stava concludendo il ripiego della sua retroguardia, e lo persuade a tornare sui propri passi e unirsi alla riconquista del borgo. Il Prada ne è entusiasta, ma poco dopo, quando i garibaldini vengono accolti dalla fucileria austriaca, viene colpito a morte: è il primo ufficiale a cadere nel corso della sfortunata battaglia, nonché l’unico del IV reggimento. Così Giulio Adamoli narra, nelle sue memorie, gli ultimi istanti di Achille Prada: "C' inoltriamo di conserva; le palle incominciano a fischiare. M'imbatto nel sottotenente della 2a rossa, Achille Prada, un caro giovinetto, che studiava ancora all'università, e che io conoscevo , il quale si ritirava con la sua mezza compagnia in seguito all'ordine ricevuto. Gli dico dell'equivoco fatale, e del come invece convenga riprendere Vezza. Giubilando, ei si mette al mio fianco, e le sue camice rosse si mescolano alle mie casacche grigie. Prada ed io camminavamo in mezzo alla strada; le nostre due uniformi di color diverso offrivano un bersaglio distinto ai tiri dei cacciatori nemici. Appoggiato alla sua spalla, io mostravo a lui, con l'indice teso, una fila austriaca, che saliva per una viottola della montagna, quando egli, stringendosi il ventre, esclama: «sono morto!»; ed io ho appena il tempo di allungare il braccio, per impedirgli di stramazzare a terra di peso. I suoi soldati lo riportano indietro; sopra una coperta di lana; egli mi stende per l' ultima volta la mano, che già si contrae fra gli spasimi dell'agonia. Due ore dopo Prada spirava".Anche il volontario Baldassarre Stragliati, tenente pavese del IV reggimento, ricorda la morte del Prada nel suo diario: "Muore pure il capitano Freg, ed il tenente Prada dopo parecchie ore di sofferenza". Prada fu condotto a Edolo e poi il suo corpo, assieme a quello del capitano Frigerio (II battaglione bersaglieri volontari)  ̶  caduto anch’egli in battaglia e in un primo momento seppellito nel cimitero di Vezza d’Oglio dagli austriaci  ̶  fu trasportato a Bergamo.

 

G. Adamoli, Da San Martino a Mentana ,Ricordi di un volontario, Milano, Treves, 1892, pp. 279-280.
Album tabelle della torre storica di San Martino della Battaglia, provincia di Milano, comune di Milano, libro 2, p. 422, n. 8433.
Archivio di Stato di Torino, Ministero della Guerra, Esercito Italia Meridionale, Ruoli Matricolari, mazzo 7, registro 122, p. 2030.
A. Bronzini, Del fatto d’arme di Vezza d’Oglio. 4 luglio 1866, Milano, Bronzini, 1962, pp. 21-25.
A. Fappani, La guerra del 1866 in Valle Camonica. La battaglia di Vezza d’Oglio, Vezza d’Oglio, Comune di Vezza d’Oglio, 1966, pp. 17-18, 20-21, 46, 58, 85.
«Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia», n° 212, 2 agosto 1866.
Lastra del monumento ai caduti della battaglia di piazza 4 luglio 1866 a Vezza d’Oglio.
B. Stragliati, Da Milazzo a Villa Glori, in Garibaldi e Garibaldini, Como, Gagliardi, 1910, p. 241.
Supplemento alla «Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia», n° 254, 15 settembre 1866.
www.museocivicogaribaldino.it

 

 

 

 

 

 

 

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Il Sottotenente Achille Prada