Palazzo Arzberg Freihaus

Indirizzo

Località Arsio 43, Frazione di Brez, Novella

Proprietà

Privato

Oggetto

Storia

Info e contatti

www.arzbergvalledinon.it


La storia del palazzo iniziò nel 1587, allorché Carlo d'Arsio, padre di Cristoforo Oliviero, decise di acquistare dal barone Fortunato Madruzzo, maso Broili. Nel 1627, Cristoforo Oliviero diede inizio alla costruzione del palazzo nobiliare, ricordato negli atti con il nome Arzberg, talvolta casa franca- Freihaus, in quanto dotato da parte Massimiliano Arciduca d’ Austria e Conte del Tirolo di vari privilegi, tra cui l’esenzione da qualsiasi imposta e del diritto d’asilo. Ultimato il palazzo vi abitò per poco, si trasferì poi a Revò a Palazzo Arsio. Alla sua partenza subentrò suo figlio Corrado Orazio Conte d'Arsio e Vasio che visse qui per oltre 50 anni. Nel 1730 il palazzo venne ceduto al cugino Adamo d'Arsio, la cui linea familiare lo elesse come propria residenza fino ai primi decenni del XIX secolo. Nel 1932, Rina von Edle Dessouvic – Arz vendette il palazzo alla provincia patavina dei Padri Francescani Conventuali. Nel 2014 venne acquistato dalla Cassa rurale di Fondo. Grazie all’intervento del Gruppo Storico culturale Arzberg Valle di Non iniziato a giugno 2020, l’antica dimora è oggi visitabile per intero su tutti i suoi cinque piani. Il Palazzo risulta essere oggi un vero scrigno di tesori di arte trentina. Oltre ai già citati arredi antiquari, ospita le preziose reliquie di San Celestino incastonate in lamina d’oro e gemme preziose e due squisite sculture di Mario Coraiola che recentemente hanno fatto ritorno all’interno delle mura della prestigiosa dimora. I due restanti piani del Palazzo accolgono le opere di artisti trentini alcuni molto noti altri meno che hanno trovato qui il modo di esporre le loro opere e dare sfogo alla loro creatività, ma soprattutto di farsi conoscere alla popolazione.