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La lista di Candido

I lavoratori della Collotta&Cis di Molina di Ledro tra magnesia, amianto e lavoro

Tutto ha inizio con un genio ledrense, Pier Antonio Cassoni, che nel 1816, primo al mondo, produsse in laboratorio il carbonato di magnesio dalla dolomite. Ma non lo brevettò e questa scoperta non lo portò nel ristretto cerchio dei grandi pionieri della chimica e della farmacologia. Solo nel 1841 il chimico inglese Pattinson brevettò il processo industriale della calcinazione della magnesia, dandogli ovviamente il proprio nome. Ma comunque il Cassoni diede l’avvio ad uno dei primi poli industriali europei di produzione della magnesia. Ma nel 1834 a soli 44 anni muore lasciando incompiuti i grandi progetti. Toccherà al nipote medico Bartolomeo realizzare il sogno realizzando nel 1845 lo stabilimento industriale di Pieve in località Praisola. Ma il destino tragico si bbatté ancora sui Cassoni: Bartolomeo muore nel 1850 a 40 anni. La fabbrica di Pieve passa di mano e produrrà fino al 1886, mentre Bernardino Collotta, capo operai di Cassoni, con Giuseppe Cis e Martino Gicartolina Molina e Legosgli spostò la produzione nella valle dei Mulini a Bezzecca in località Pesten nel 1857 e poi in paese a Molina di Ledro nel 1900. La svolta arrivò nel 1928 con l’introduzione dell’amianto importato dal Sudafrica e la produzione di materiale isolante proseguì fino al 1973. La fabbrica chiuse i battenti nel 1978 anche per la comparsa sul mercato della lana di roccia e lasciando una scia di morte con 75 decessi documentati dallo studio di Giuseppe Parolari (uno dei primi a livello internazionale e comunque il primo studio italiano) e attribuibili all’esposizione ad amianto. Ma la fabbrica diede anche lavoro a 430 lavoratori, ed anche questo non si può dimenticare. A fine anni ’80 venne bonificata l’intera area, occupando una parte delle galleria della miniera di Besta e nel 2004 il Comune di Molina di Ledro acquistò l’area con il rudere della fabbrica, con l’intenzione di farne un museo per ricordare questa vicenda. Da allora il rudere è lì a Molina a lato della statale ad interrogare le coscienze di chi coltiva i ricordi, così come sono abbandonate le due miniere di Besta e Barcesino servite per la produzione della magnesia. Bisogna rendere onore alla lista di nomi dei lavoratori che Candido Zendri, messo comunale in pensione, consegnò a Parolari negli anni '80 per iniziare a fare delle interviste in modo sistematico. Anche quello fu un inizio.

Tempistica progetto: ottobre 2015-settembre 2016


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