Museo Miniere Darzo

Indirizzo

Darzo, Piazza XVI Artiglieria 10c

Proprietà

Privata

Oggetto

Etnografia

Info e contatti

328.0007711

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. / www.minieredarzo.it

La storia delle miniere di Darzo attraversa tre secoli e arriva sino ai giorni nostri. Nel 1894 Giacomo Corna Pellegrini, un imprenditore della Val Camonica che gestiva miniere di ferro e recuperava la barite quale minerale secondario che spesso accompagna il minerale di ferro scoprì, in maniera tutta accidentale sulla montagna a ridosso del paese in località Marìgole, un giacimento di barite (solfato di bario) tra i più rilevanti in Italia; fu l’avvio di un’epopea che attivò una vera e propria corsa “all’oro bianco di Darzo”. Nel 1905 Carlo Maffei detto “Barba” aprirà sempre nella stessa zona la miniera di Valcornèra, che gli darà lo sprint iniziale per diventare negli anni ’60 uno dei maggiori imprenditori minerari d’Italia. Poi c’è Felice Cima, imprenditore milanese che chiede concessione nella zona di Pice-Paer e terrà aperta la sua miniera fino al 1976. Tutte le miniere erano localizzate a circa 1100 metri s.l.m., mentre gli stabilimenti di lavorazione della barite, aperti dagli stessi imprenditori minerari, impiegando negli anni centinaia di operai e operaie, erano situati a fondo valle, a margine del paese. Darzo, oggi, possiede uno dei più completi patrimoni minerari delle Alpi sia perché quasi tutta la filiera di lavorazione del minerale è tutt’ora conservata e visibile, sia perché la raccolta e conservazione del patrimonio immateriale è stata molto ben curata e promossa. In autonomia, è possibile visitare il centro storico di Darzo dove sono visibili i tre murales a tema miniere, in cui spicca per bellezza e maestosità quello di Piazza XVI Artiglieria. Con le visite guidate si può invece visitare l’ex sito minerario di Marìgole (attivo dal 1894 al 2009) dove sono ancora presenti le pertinenze minerarie esterne (casa dei minatori, segheria, officine, sale compressori, stazione teleferica) e dove è possibile vedere gli imbocchi delle gallerie Santa Barbara e Impero. Non solo luoghi ma anche oggetti per entrare davvero nel mondo della miniera e di un lavoro così affascinante per il turista, quanto faticoso per chi è stato il protagonista di questa storia.