Vigilio Inama

ID 45706

Trento, 2 dicembre 1835
Milano, 12 dicembre 1912

Filologo classico, grecista , patriota garibaldino

Figlio del giudice di Trento Vigilio de Inama e di Carlotta dei conti Martini di Calliano, compì i primi studi nel ginnasio di Trento (allora parte dell'Impero Austroungarico), frequentò poi le università di Innsbruck, Praga, Monaco e Padova, dove conseguì la laurea in filologia classica. Esordì la carriera insegnando nel ginnasio di Trento, per passare poi a Milano, nel 1860, come docente nel collegio Calchi Taeggi. Nel 1862 ottenne la cittadinanza italiana e dal 1863 divenne insegnante presso la Regia Accademia Scientifico Letteraria di Milano, dapprima di grammatica greca, poi di letteratura comparata e infine di lingua e letteratura greca, impegnandosi contemporaneamente negli studi storici e filologici. Alcune testimonianze affermano che era membro dei carbonari e perciò nel 1866 partecipò con entusiasmo alla guerra per la liberazione del Veneto arruolandosi nel II battaglione dei bersaglieri volontari di Garibaldi comandato da N. Castellini, e il 4 luglio si distinse a Vezza d'Oglio, quando, senza accorgersi che la sua compagnia si era ritirata, continuò a combattere e salvò la vita a un commilitone, A. Zinis, ferito gravemente, per poi mettersi al sicuro attraverso i monti che separano la Valcamonica dalla Valtellina, mentre lo si era ritenuto morto. Per queste eroiche azioni fu decorato con la medaglia d'argento al valor militare. Nell'agosto seguente fece parte dei volontari trentini che con l'approvazione di Garibaldi penetrarono in Val Giudicaria nonostante l'armistizio, nel tentativo di sollevare contro l'Austria quelle popolazioni: l'azione fu poi bloccata dall'ordine di lasciare il Trentino cui Garibaldi dovette ottemperare. Dopo l'espulsione dei Garibaldini dal Tirolo, Inama è tornato a Milano dove insegnò letteratura greca nella regia Accademia scientifico-letteraria per cinquantadue anni. Ammiratore dell'arte, della vita e del pensiero della Grecia antica, compose la sua grammatica greca e gli esercizi greci per uso dei ginnasi e dei licei. Pubblicò inoltre una lunga serie di manuali storici e letterari sulla storia della letteratura greca, sui lirici greci, sulla storia della filosofia classica greca e latina, sulle antichità greche, sul teatro greco e romano. Dedicò infine il suo ultimo lavoro all'Omero nell'età micenea. Fu preside per venticinque anni dell'Accademia scientifico-letteraria e occupò a lungo le cariche di presidente e vicepresidente del reale Istituto lombardo di scienze lettere ed arti. Fu inoltre membro del consiglio superiore della pubblica istruzione e membro dell'Accademia Roveretana degli Agiati, nonché di molte altre accademie scientifiche italiane ed estere. Dedicò i suoi studi anche alla storia trentina, in particolar modo alla sua Val di Non. Le sue opere sul Trentino: Le antiche iscrizioni romane della Valle di Non, in “Archivio Trentino”, 12 (1895) pp. 3-78 ; Storia delle valli di Non e di Sole dalle origini fino al secolo XVI, Trento, Zippel, 1905 ; Fondo e la sua storia, Rovereto, Mercurio, 1931.

 

https://www.treccani.it/enciclopedia/vigilio-de-inama_%28Dizionario-Biografico%29/
https://it.wikipedia.org/wiki/Vigilio_Inama

 

 

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