Antonio Fortunato

ID -

Brescia, 17 febbraio 1833 - 7 dicembre 1900

nel 1854 residente in Contrada S. Maria ad Elisabetta, nr. 2665

Biografia di Antonio Francesco Ghidoni

Discendo in linea primo genitoriale maschile dal bis — nonno Antonio Fortunato. Come di consuetudine della mia famiglia — di origine austriaca — mio padre Bruno Giuseppe (1907 — 1994) mi ha trasmesso le notizie storiche della famiglia ricevute dalla sua nonna Giuditta Filomena Salvi (1846 — 1916) moglie di Antonio Fortunato, morto 16 anni prima. Da qui sono partito per documentare (per quanto possibile) la tradizione orale.

Antonio Fortunato  era alto mt. 1 73, circa 20 cm più della altezza media del tempo, fisico imponente, molto conosciuto in città in quanto ha sempre abitato nelle vicinanze di P.zza della Loggia. La grafia chiara e sicura, la coscienza anagrafica e l'uso saltuario della lingua tedesca farebbero presupporre la frequentazione del seminario cittadino ove si tenevano periodicamente "accademie" — prosa e poesia — in tedesco in onore del vice re d'Austria. Carattere schivo, non si presenta quasi mai alle celebrazioni ufficiali; al contrario di Luigi Minetti (di Martino, 1841 -1827., 3° Rgt. Volontari Italiani — 1° Btg. - 3Comp., lucidatore di mobili, penultimo garibaldino vivente in Brescia), fratello della nonna materna di mia madre Amelia Angela Garbelli (Nave di Brescia 1906-Brescia 2010) la quale mi diceva come si pavoneggiasse il pro-zio Luigi sulla carrozza dei reduci garibaldini insieme all'ultimo vivente in Brescia (di cui non conosco il nome) durante le celebrazioni ufficiali. Luigi Minetti, è sepolto nella parte antica del cimitero Vantiniano della città: ultimo corridoio lato ovest estremità nord, parete est in alto, zona interrata.

Elenco dei reclutamenti documentati:

  • Insorto delle "X Giornate" (tradizione orale famigliare) — 1849 ("L'è nàt a le scöle[1] a tö 'l s.cciöp")
  • Volontario del Corpo dei Cacciatori delle Alpi [2] — 2 A guerra d'Indipendenza — 1859 — (matricola 4207).
  • Caporale Volontario nei bersaglieri dell'Esercito dell'Emilia, 24° Btg, 3a - 1859 - (matricola 1610) Bersagliere dell'esercito regolare "SARDO", 95a Comp[3] - 1860 (matricola 26866).
  • Volontario Garibaldino, proveniente dal Bersaglieri “Sardi”, 16a divisione Cosenz, 2a brigata De Milbitz squadrone cavalleria dell'Esercito dell'Italia Meridionale. Spedizione di Talamone; "2A Parte della spedizione dei Mille"(Battaglia del Volturno), 1860 (matricola 36)
  • Volontario del Corpo Volontari Italiani, 5° Rgt Fanteria, 3° Btg., 11a — 3A guerra d'Indipendenza: Battaglia di Bezzecca - 1866 - (matricola 1444).
  • Bersagliere Italiano[4] (?) - 1870 - Presa di Roma (matricola?)
  • Antonio Fortunato ha lavorato come operaio c/o la REGIA FABBRICA d'ARMl di BRESCIA, Direzione Artiglieria, secondo documenti ufficiali, da prima del 22 aprile 1865.
  • Archivio di Stato di Brescia. Muore il 7 dicembre 1900, ore 10 meridiane in via Moretto, 22 (atto 1100/1900/1), sede dell'ospedale S. Orsola di Brescia, per l'amputazione di un arto inferiore a causa, secondo la tradizione orale famigliare, di una recidiva di ferita di guerra: motivazione non documentata perché l'archivio dell'ospedale S. Orsola è stato distrutto da un incendio durante la IIa guerra mondiale.

 Archivi consultati:

  • dall'Archivio della parrocchia di S. Giovanni Ev., registro dei battesimi 1822 - 1845, anno 1833, 19 febbraio, ANTONIO FORTUNATO di Giuseppe Maria (nato 26.12.1805, morto 05.01.1835) e di Domenica GRAMMATICA fu Michele, sua L.C. (legittima consorte), nato il 17 febbraio alle ore 5 antimeridiane, fu battezzato dal Rev. Sig. Curato Damiani don Ercole. Il padrino fu il Sig. Maffei nobile Fortunato, proveniente e residente in questa parrocchia.
  • Archivio di Stato di Brescia, Comune di Brescia Ufficio Leva, Leva anno 1833, Raccoglitore no 2 (di quattro)

Dal registro: nati 1833. Estratti dalle rubriche di quest'anagrafe. N°. 158 Cognome: Ghidoni, nome: Antonio. Genitori: nome del padre: Giuseppe, cognome della madre: Gramatica, nome della madre: Domenica. Data di nascita: giorno: 17, mese: febb., anno: 1833. Epoca di dimora: domiciliato. Condizione o mestiere: (in bianco). Civico n o 2665. Contrada: S. M a Elisabetta.

  • Archivio di Stato di Brescia, Comune di Brescia Ufficio Leva, Leva anno 1833, Raccoglitore n° 1

CLASSE l a NATI 1833 LEVA 1854 -, Coscritti petenti posticipazione. Foglio no 166. Brescia. Parrocchia di S. Gio.v Evang. a. Il giorno Trenta 30 del mese di Gennajo 1854 dell'anno mille ottocento quattro. Dichiaro io sottoscritto Paroco, che il Coscritto Ghidoni Antonio Fortunato nato il giorno 17 Diciassette del mese di Febbrajo dell'anno mille ottocento trentatre 1833 è figlio unico della vivente e tutt'ora vedova Grammatica Domenica Ghidoni del fu Giuseppe non avendo alcun altro fratello né convivente né separato dalla famiglia, e che il predetto Coscritto Ghidoni Antonio Fortunato abita in questa Parrocchia in contrada di S. Elisabetta al civico N. 0 2665. Il presente si rilascia in carta non bollata, trattandosi di oggetto di coscrizione. ln fede di che Richetti GBatta Cto (Curato). La Congregazione Municipale riconosce vera la sopra scritta firma del Reve-rendo Paroco Sig. D. Richetti GBatta

Curato. Brescia li 12 Febbrajo 1854. P il Podestà (firma illeggibile)

(Timbro): CONGREGAZIONE MUNICIPALE DELLA CITTA' Dl BRESCIA. N.B.: nel raccoglitore n o 4 compare ancora un documento simile al precedente (confermante che alla data 6 giugno 1854 Ghidoni Antonio Fortunato è ancora figlio unico di madre vedova), ma sotto la voce — LEVA 1833 - ANTICIPATA 1855 - CLASSE IIa - UNICITA' -

La petizione (foglio 166) è raccolta in una "cartelletta" tra le ACCETTATE: tra i documenti contenuti in questi quattro raccoglitori non compare più Ghidoni Antonio Fortunato, neppure tra i registri (elenchi) delle visite mediche. Quindi è esonerato dal prestare servizio nell'I.R.ESERClTO.

 

[1] "scöle"=Palazzo Calini ai Fiumi (oggi via Battaglie,58).

[2] Il Corpo cacciatori delle Alpi era formato da 5 Rgt., sconosciuto il Rgt. di appartenenza (il foglio matricolare — "Carta di Sicurezza" — compare nel 40 registro di 18, nei primi 7 sono registrati: sotto ufficiali, caporali e soldati).

[3] Compagnia "autonoma". Il vo Corpo d'Armata Bersaglieri è costituito il 24 gennaio 1861 a Cuneo ed il 16 aprile 1861 raggiunge Livorno, il vo Reggimento Bersaglieri (ex vo Corpo d' Armata Bersaglieri) è costituito il 31 dicembre 1861 mentre il XXIV0 Rgt. viene costituito nel 1860 anche con "unità" che già si erano distinte nella Campagna centro meridionale del 1860-61. Milita in questa compagnia dal 16 aprile 1860 — proveniente dai bersaglieri delle Truppe dell'Emilia — fino al 26(28?) maggio 1860

[4] Archivio di Stato di Torino: non risulta tra i bersaglieri. (Consultate le rubriche di tutti i reggimenti bersaglieri - ASTo. Sezioni Riunite, Ministero della guerra, Ruoli matricolari, registri 1877,1902, 1932,1974, 1994,2027 e 2028). Era soldato operaio (almeno da aprile 1865) della Fabbrica d'Armi di Brescia, Direzione Artiglieria: Artigliere? Molto materiale non informatizzato su Porta Pia (40/50.000 uomini).

Atto probante la partecipazione sarebbe il matrimonio civile, celebrato immediatamente prima di partire per Roma, per garantire alla moglie assistenza economica e sanitaria nel caso fosse caduto in combattimento: dall' Archivio di Stato di Brescia risulta sposato con Giuditta Filomena Salvi (4 giugno 1846), il 9 agosto 1870 (martedì) alle ore 2 pomeridiane (atto no. 199/1870); le truppe italiane iniziano lo schieramento l’11agosto 1870.