Pietro Ferrario

ID 19993

 

Biografia e note inviate dall’ avv. Pietro Ferrario, nipote di Giuseppe Ferrario (bisnonno), figlio del garibaldino Pietro Ferrario.
Curiosità è che chi ha condiviso la comunicazione si chiama Pietro Ferrario come suo nonno mentre suo figlio si chiama Giuseppe Ferrario come suo padre e come il figlio dello stesso Pietro in questione. Inoltre sua figlia si chiama Anita, come sua madre e come la sua bisnonna. Da qui si evince quanto il Risorgimento sia radicato nella famiglia Ferrario che attraverso i nomi, è riuscita a mantenere vivo e a tramandare il ricordo dei propri avi.

Pavia, 1836

Pietro Ferrario nasce a Pavia nel 1836, figlio di Baldassarre Ferrario e Annunciata Bentivoglio. Nel 1860 (come emerge da Ruolo matricolare del Ministero della Guerra del Regio Esercito con riferimento all’Esercito Meridionale del 1860 acquisito direttamente dall’Archivio di Torino), il 16 luglio, prende parte come caporale alla quarta spedizione di 2.000 volontari che partirono da Genova al comando di Gaetano Sacchi per affiancare Garibaldi nell’Impresa dei Mille; segnatamente nella spedizione in Sicilia. La "Brigata Sacchi" prese parte ai combattimenti di Caiazzo, alla battaglia del Volturno e all’assedio di Capua. Nel 1866 fa parte del Corpo Volontari Italiani. Viene ferito nel combattimento del 21 luglio a Bezzecca. Nel 1878, il 28 aprile, diventa padre di Annunciata Ferrario, che prende lo stesso nome della madre di Pietro. Dall’atto di nascita e di battesimo della figlia si ricostruisce anche la località pavese di provenienza, ovvero Torriano. La moglie di Pietro è Maria Marini di Belgioioso (figlia di Giuseppe Marini e Cabrini Teresa). Nel 1884 diventa padre una seconda volta. Nasce Giuseppe. Dai documenti si evince che Pietro, nel 1884, lavorava come fittabile nella Cascina Menocca (la moglie era agiata e più giovane di almeno 11 anni) e che nel 1884 aveva 44 anni, il che non torna con la data di nascita del 1836 in quanto da questo parrebbe nato nel 1840. È del 1885 la foto di Pietro con le medaglie. Ancora nel 1904, come si evince, i Ferrario sono a Pavia. A Torriano è conservata la lapide di Pietro purtroppo non leggibile, se non nella prima riga, che recita: “volontario garibaldino”. Accanto a questa lapide ce n’è un’altra di ricordo a Giuseppe Ferrario (che non dovrebbe essere quella del figlio Giuseppe).

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Lapidi Pietro e Giuseppe Ferrario, cimitero Torriano, Certosa di Pavia (Pv)

Registro di arruolamento, Archivio di Stato di Torino