Enrico Cosenz

ID 50009

Gaeta, 12 gennaio 1820
Roma, 28 settembre 1898

Patriota napoletano, Colonnello, Capo dello Stato Maggiore 

Patriota napoletano, fu difensore di Venezia, valente ufficiale del Garibaldi, generale dell'Esercito Regio, Capo di Stato Maggiore. Dal gennaio 1859 Cosenz venne nominato dal ministero dell'interno del Regno Sardo responsabile della organizzazione dei Cacciatori delle Alpi. Nel settembre 1859, entrava come colonnello nell'Esercito Sardo, al comando della neonata brigata Ferrara, conferitogli dal Manfredo Fanti per la Lega dell'Italia Centrale. Con la riunione di quest'ultima al Regno di Sardegna Cosenz veniva confermato, il 21 marzo 1860, con lo stesso grado nel Regio Esercito. Subito chiedeva la dispensa dal servizio, per seguire il Garibaldi nella spedizione dei mille col grado di colonnello brigadiere.  Con il grado di maggiore generale comandante di divisione, entrò in Napoli al seguito del Dittatore. Lì venne nominato ministro della guerra del governo dittatoriale e prese parte alla occasione del plebiscito. Garibaldi gli conferì il grado di luogotenente generale. Nel marzo 1862, con il grado di Tenente Generale, veniva trasferito nell'esercito italiano. Dopo l'agosto 1862, gli veniva affidata, come generale di divisione, il comando della 20a divisione attiva dell'esercito italiano. Nel 1866, nel corso della Terza Guerra di indipendenza guidò la 6ª divisione sotto Mantova secondo un principio di frazionamento delle forze di cui aveva previsto l'inopportunità prima ancora che fosse attuato; e quando finalmente Cialdini gli ordinò di unirsi alla divisione Medici in Valsugana, la tregua del 26 luglio lo fermò senza che avesse potuto ingaggiare un combattimento. Nel 1870 ebbe occasione di mettersi in luce guidando l'11ª divisione del corpo di spedizione comandato da R. Cadorna e mobilitato il 15 agosto per la liberazione di Roma. Con decreto del 29 luglio 1882 Cosenz, che negli anni precedenti aveva comandato la divisione militare di Bologna (1866-70), quella di Roma (1870-77) e il I corpo d'armata di stanza a Torino (1877-81), venne nominato capo di Stato Maggiore, carica allora istituita e che ricoprì fino al 3 nov. 1893. Quando alla fine del '93 Cosenz lasciò lo Stato Maggiore per passare in ausiliaria (e dal 1º ott. 1896 a riposo), l'esercito aveva fatto grandi progressi ed era stato dotato di modernissimi regolamenti per le varie armi, ma era anche emersa la pericolosa contrapposizione tra gli interessi generali e quelli militari. Morì a Roma il 28 settembre 1898.

 

 

 

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Enrico Cosenz in divisa garibaldina

Enrico Cosenz, colonnello

Lettera redatta a Roma l’11 Aprile 1894: Cosenz scrive a un amico generale ringraziandolo per le parole di affetto usate nei suoi confronti e in cui si dice stupito per la generosità dell’Imperatore Guglielmo dimostrata col conferimento delle più distinte croci