Alberto Cavezzali

ID 7344

Reggio Emilia, 28 febbraio 1848
Bergamo, il 29 ottobre 1922

Maestro, pedagogista, scrittore, patriota

Alberto Cavezzali nacque a Reggio Emilia nel 1848 ma trascorse la maggior parte della sua esistenza a Bergamo, fatta eccezione per un periodo trascorso a Treviso. Orfano di padre, ebbe una giovinezza difficile, aderì alle istanze risorgimentali e fu anche volontario con Garibaldi. Abilitato all'insegnamento della Matematica e della Pedagogia, insegnò nella scuola normale di Bergamo dal 1874 al 1883 oltre che per qualche tempo anche nel collegio di S. Alessandro nei corsi ginnasiali e tecnici; dal 1878 al 1883 ricoprì altresì il ruolo di sopraintendente delle scuole di Bergamo Alta. Interessato ai problemi dell'educazione infantile, svolse, a seguito di concorso, la funzione di direttore didattico delle scuole elementari di Treviso dal 1883 al 1894. Nel 1894 ritornò a Bergamo alla direzione generale delle scuole. Mantenne vivi i contatti con la scuola anche quando fu collocato a riposo. Penna versatile, il C. pubblicò numerose opere di carattere pedagogico, didattico e scolastico, alcune destinate al mondo degli allievi e degli insegnanti e altre volte ad assicurare alla scuola buoni libri di testo. In questo campo alternò la compilazione di saggi pedagogici (Manale di pedagogia, 1873, testo poi riordinato nei Sunti di pedagogia compilati in conformità dei vigenti programmi delle Scuole normali, 1882 e in Pedagogia ad uso delle Scuole normali, 1884) con numerosi testi per le scuole elementari (Doveri dell'uomo e del cittadino per uso delle scuole elementari, 1879; Sentire e intendere. Libro di lettura a metodo ciclico per le scuole elementari, 1887; Brevi racconti storici illustrati e corredati di una carta storica d'Italia, 1890, tutti più volte riediti) e manualistica di matematica (Elementi di aritmetica ad uso delle scuole tecniche, 1880). Nel 1889 pubblicò un commento ai programmi ministeriali dell'anno precedente. Collaborò anche a numerose riviste magistrali e diresse il periodico «Il Piccolo Pitagora. Periodico di matematica per gli alunni delle scuole secondarie e pei maestri elementari» (1883-1884, SPES, n. 501).  Fondamentalmente ispirato ad una concezione spiritualistica della vita, dimostrò però una notevole apertura intellettuale nell'accogliere anche le proposte di altre posizioni culturali. Non disattese infatti la cultura di matrice positivistica, in particolare tipica degli anni in cui operò a Treviso. Probabilmente il suo equilibrio fu determinato dalle caratteristiche proprie della sua personalità, ma fu anche favorito da un particolare senso realistico attinto alla diretta esperienza della scuola. Cavezzali non fu un pensatore originale: appare più un intelligente divulgatore, soprattutto a livello didattico, che vero pedagogista fornito di una propria originale impostazione di pensiero. Il C. morì a Bergamo il 29 ottobre 1922.

 

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Registro di arruolamento, Archivio di Stato di Torino

Alberto Cavezzali, Elementi di aritmetica ad uso delle scuole tecniche, Novara, 1881