Giandomenico Armani

ID 6398 

Riva del Garda (Trento),  15 settembre 1842
Como, 1917

Garibaldino trentino, partecipò alla campagna del 1866 arruolato nello Squadrone Guide a Cavallo.

La nobile famiglia Armani da Riva del Garda è l’unica famiglia ad aver dato alla causa del Risorgimento italiano un padre e ben tre figli. Essa si è sempre distinta per i suoi sentimenti filo italiani, essendo in costante contatto con i patrioti trentini e con il Circolo di Milano nonché con gli esponenti di spicco dell’irredentismo. Il capostipite Francesco Armani, nato a Riva del Garda nel 1810 e morto nel 1871, di professione medico, si arruola giovanissimo nella Legione Trentina prendendo parte alla prima guerra d’indipendenza nelle campagne del 1848 e 1849 come ufficiale medico. Nella prima guerra d’indipendenza è capitano della guardia nazionale. Per le sue convinzioni irredentistiche e nazionali viene schedato dalla polizia austriaca in un rapporto dell’anno 1859. Nell’ambito della comunità rivana riveste ruoli importanti e di prestigio. Francesco ha tre figli: Antonio, nato a Riva del Garda il 6.2.1837 e ivi morto il 19.10.1906. Studente del primo corso di medicina a Pavia, nel 1860 si reca a Telamone dove viene assegnato alla V compagnia di camicie rosse, dove militavano numerosi trentini. Prende parte alla impresa dei Mille del 1860, combattendo nelle principali battaglie, a Calatafimi, Palermo, Milazzo, ma poi attanagliato dai dolori artritici è costretto a desistere. Vive quindi modestamente nella sua città, dove si era ritirato a vita privata. Per la sua dedizione alla causa garibaldina e risorgimentale Antonio viene insignito della medaglia commemorativa della campagna 1860-61 nonché della medaglia dei Mille.

Riccardo, nato a Riva del Garda nel 1841 e ivi scomparso nello stesso anno di Antonio, il 1906, allievo dell’Accademia militare di Modena, partecipa alle campagne garibaldine del 1861, 1862 e 1866 come ufficiale dell’esercito sabaudo. In conseguenza diviene tenente colonnello nella riserva alpini. Nominato quindi cavaliere della Corona d’Italia, partecipa alla guerra contro il brigantaggio nel Meridione d’Italia.

Giandomenico, nato a Riva del Garda nel 1842 e scomparso a Como nel 1917, laureato all’Università di Bologna, partecipa alla campagna garibaldina della terza guerra d’indipendenza del 1866.

Nella loggia di Palazzo pretorio a Riva è collocata la lapide commemorativa dei volontari rivani nelle guerre d’indipendenza, fra cui sono ricordati Antonio Armani fra i Mille di Marsala e Giandomenico Armani fra i volontari del 1866.A sua volta nella lapide posta per volontà degli eredi al civico n. 1 di via Maffei a Riva del Garda, sull’antica casa degli Armani andata distrutta del 1915, compaiono i nomi dei quattro Armani risorgimentali, il capostipite Francesco con i figli Antonio, Riccardo, padre a sua volta del legionario volontario in Libia Arnaldo, ivi morto nel 1913, e Giandomenico.

https://www.cultura.trentino.it/Fotografia-Storica/RITRATTO-DI-GIANDOMENICO-ARMANI

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Giandomenico Armani in divisa garibaldina

Giandomenico Armani, Fondazione Museo Storico del Trentino